“La bellezza salverà il mondo” non è un appello qualsiasi. Il concetto estetico applicato alle arti dà forza alle rappresentazioni di un mondo senza brutture: guerre, devastazioni, fame, reati ambientali,territori minacciati. Il team dell’Associazione Arteggiando con la Presidente Giovanna D’Amodio anche direttore artistico del Festival, avrà pensato a questo quando ha deciso di programmare la quarta edizione del “Vesuvius Film Festival”, concorso per lavori cinematografici con la giuria presieduta da Gianni Ippoliti. Arteggiando è nata nel 2012 per promuovere l’arte e la cultura attraverso arti visive, esposizioni itineranti in location di interesse storico-architettonico. Ha all’attivo eventi internazionali come l’“Itinerario d’arte lungo la Napoli Nobilissima”, progetto con il Comune di Napoli a favore dell’arte contemporanea e per la valorizzazione del patrimonio nobiliare partenopeo. Il “Vesuvius Film Festival” rientra in questo percorso sostenuto da Enti locali, Università ed aziende. Nella gara con macchine da presa, la bellezza è accostata all’ambiente. ” La riqualificazione e rivalutazione dei centri storici e delle periferie degradate può dare un valido impulso ad un nuovo spirito ecologista nelle nuove generazioni, evitandone fenomeni di disadattamento e trasgressività” spiega l’Associazione. Chi oggi non si confronta con i temi della sostenibilità e delle trasformazioni sociali ed economiche, e domani vorrà fare il cinema, avrà difficoltà ad interpretare fenomeni globali che stanno rivoluzionando la società.
Napoli stimola la crescita di nuovi talenti.Siamo davanti a sconvolgimenti improvvisi privi di raziocinio che comportano costi di ogni tipo. E’ giusto che chi intende trasmettere agli altri evoluzioni epocali oggi deve poter sperimentare. L’obiettivo del concorso è dare visibilità a opere di registi ed artisti sia indipendenti che professionisti promuovendo, appunto, la cultura dell’immagine. Non è facile collegare immagine-bellezza- ambiente. Bisogna provarci, però, dato che i guasti possono essere riparati in mille modi. Dalla scorsa edizione il concorso è stato esteso anche agli spot e ai documentari. Altra scelta azzeccata, perché la diffusione di questi prodotti tra i giovani è vincente, con claim sempre più accattivanti. Da queste esperienze di una Napoli fuori dagli stereotipi possono emergere talenti, autori, narratori e poeti. Nel film “E’ stata la mano di Dio” il regista Premio Oscar, Paolo Sorrentino fa dire a un suo personaggio ” nessuno se ne va veramente da questa città”. Una formula autobiografica che rappresenta Sorrentino stesso, diventato regista lontano da Napoli.
Il festival lega bellezza e ambiente
Il tema del “Vesuvius”, dicevamo, quest’anno è legato all’ambiente che si congiunge con la bellezza. La gara si svolge nello scenario di una città ricca di fascino, storia e contraddizioni. La bellezza è valore universale da declinare secondo stili e scuole di pensiero diverse, a volta in evidente contrasto. Queste, le sezioni in concorso per cortometraggi, spot e documentari:
SEZIONE I – CINEMA: categoria: Filmakers.SEZIONE II – ISTRUZIONE E SOCIETA’: categoria: Scuole secondarie di primo e secondo grado; categoria: Accademie e Università; categoria: Associazioni. I cortometraggi devono essere della durata massima di 20’ minuti, inclusi i titoli di testa e di coda. I documentari della durata massima di 1 h 30 minuti, inclusi titoli di testa e di coda. Gli spot della durata massima di 120 secondi, inclusi i titoli di testa e di coda. Sul sito https://www.vesuviusfilmfestival.it/bando-2023/ si trovano tutte le informazioni. A giugno, quando di Napoli si parlerà in tutto il mondo per la mostra dei suoi tesori d’arte a Parigi, in città ci sarà il gran galà della premiazione e la settimana prima convegni, proiezioni, presentazioni al pubblico con attori e registi. Una kermesse con segnali incoraggianti.