Quotidiani controllati da proprietari privati hanno fatto il loro esordio nelle edicole di Myanmar per la prima volta in decenni. Una nuova libertà ha attraversato il settore dei media dopo anni di stretto controllo da parte della giunta militare. Quattro testate in lingua burmese, “The Voice”, “The Golden Fresh Land”, “The Union” e “The Standard Time” hanno completato la transizione da settimanali a quotidiani dopo che nuove regole hanno spazzato via il monopolio statale sulle pubblicazioni giornaliere. “Ci siamo preparati per sei mesi per diventare un quotidiano. Volevamo far parte di questo momento storico” afferma Aung Soe di “The Voice”.
Le edicole di Yangon sono state assalite da cittadini ansiosi di leggere, dopo decenni di dittatura, la stampa libera. “The Voice era esaurito a pochi minuti dall’apertura dell’edicola” ha commentato l’edicolante Phyu Phyu “anche se avevo chiesto un numero doppio di copie rispetto ad altri giornali. La gente ha voglia di leggere la stampa privata, e spesso lo fa per la prima volta”. Una giunta militare aveva ottenuto il controllo dei media nel 1964. Regole draconiane relative alla pre-pubblicazione sono state cancellate l’agosto scorso. Da allora sedici quotidiani privati hanno avuto l’autorizzazione alla vendita, incluso il quotidiano del partito della dissidente Suu Kyi.
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