Ennesimo patteggiamento per uno dei colossi di Wall Street implicati nella truffa sui mutui da cui è nata la crisi finanziaria del 2008. Goldman Sachs ha accettato di pagare 5,1 miliardi di dollari per archiviare le accuse legate alla vendita di obbligazioni garantite da mutui. E’ una multa record per questo tipo di violazioni di regolamentazione. “Siamo lieti di avere raggiunto un accordo di massima per risolvere queste questioni”, ha detto l’amministratore delegato Lloyd Blankfein in una nota.
Le multe sono relative alla vendita di Mbs creati venduti tra il 2005 e il 2007, prima del collasso del mercato immobiliare che ha innescato la crisi. In particolare, il patteggiamento comprende 2,385 miliardi di dollari di sanzioni civili da versare al dipartimento di Giustizia per risolvere appunto la disputa sui mortgage backed securities (Mbs, titoli garantiti da mutui), un pagamento in contanti fino a 875 milioni di dollari alle autorità statali e federali coinvolte e il versamento di 1,8 miliardi di dollari di risarcimenti ai consumatori.
Goldman nel 2014 aveva patteggiato per 1,2 miliardi di dollari con la Federal Housing Finance Agency per archiviare l’accusa di non avere adeguatamente spiegato agli investitori i rischi dei bond legati a mutui che aveva venduto. Nel 2010 aveva trovato un accordo da 550 milioni di dollari con la Securities and Exchange Commission, la Consob americana, sempre per violazioni collegate ai mutui.
La Banca ha fatto sapere che le spese legali incideranno in negativo sull’utile del quarto trimestre 2015 per 1,5 miliardi di dollari, al netto delle tasse. I conti sono attesi la settimana prossima.