L’Associazione Bancaria Italiana interviene a placare le polemiche relative al decreto legislativo sul finanziamento ipotecario.
L’atto n.265 del Governo recepisce la direttiva europea sui mutui allo scopo di tutelare l’interesse dei consumatori. L’acceso dibattito degli ultimi giorni si riferisce ai dubbi riguardanti la possibilità per le banche di pignorare le case senza dover richiedere prima il giudizio del Tribunale, dopo il ritardo nel pagamento di sette rate del prestito ipotecario.
In attesa che la Commissione Finanze della Camera chiarisca i numerosi quesiti esistenti sul provvedimento, il numero uno dell’Abi, Antonio Patuelli, cerca di calmare gli animi:«Con il decreto del Governo sulle banche non c’è il rischio di avere la casa pignorata, è una direttiva europea, non è stata richiesta dall’Abi». Commentando il dlgs il presidente dell’associazione ha aggiunto :«Ho studiato il documento del governo che recepisce la direttiva e non riguarda fatti passati ma eventualità, possibilità per il futuro. È una cosa lasciata alla libera contrattazione tra famiglie e istututi bancari e non riguarda il passato e i crediti detoriati».
Sulla questione è intervenuto anche il Governo che si è detto «disponibilissimo» ad apportare correzioni al decreto.
Il dlgs, secondo quanto affermato dal viceministro dell’economia Enrico Zanetti: «potrebbe essere corretto cambiando il riferimento alle sette rate con un riferimento ad archi temporali». L’Esecutivo ha infine rassicurato sulla mancata retroattività della norma.