I tassi negativi per le banche hanno dei costi. Jean Pierre Mustier, amministratore delegato di Unicredit e neo presidente della European Banking Federation, fa una proposta shock che potrebbe far storcere il naso a più di un correntista: trasferire l’onere di questi costi sui clienti allo scopo di assicurare “la massima efficienza” della politica monetaria della Bce.
“Sarebbe estremamente importante che i tassi negativi non si fermassero nei bilanci bancari – ha affermato Mustier – È importante che la Bce dica alle banche, “per favore passate i tassi negativi ai vostri clienti”, proteggendo naturalmente i piccoli clienti con depositi inferiori ai 100 mila euro”.
Nel corso del suo discorso di esordio all’Ebf, il manager francese ha spiegato che “se si hanno dei tassi negativi bisogna avere il più efficiente meccanismo di trasmissione” e gli effetti vanno “gradualmente passati ai clienti” perché “questo è l’unico modo di massimizzare il meccanismo di trasmissione, se si vuole avere il pieno impatto delle politiche monetarie”.
Cosa succederebbe se la richiesta di Mustier venisse accolta? Versando i propri soldi sul conto corrente, ad oggi i clienti non pagano nulla, eccezion fatta per le spese di gestione. Applicando invece i tassi negativi sui conti, i clienti, con conti correnti superiori ai 100mila euro, sarebbero costretti a pagare dei soldi per lasciare fermo il loro denaro in banca. Come se pagassero l’affitto di una casa.
Non solo, Mustier non si limita ai soli conti correnti, ma parla anche dei prestiti. Secondo lui bisognerebbe “assicurarsi che i prestiti bancari siano dati al tasso più efficiente alla clientela” e dunque nell’ambito del quantitative easing, la Bce dovrebbe acquistare “obbligazioni bancarie”. “Così il costo della raccolta più basso” per le banche “potrebbe essere trasferito alla clientela”.
L’Eurotower “fa la supervisione delle banche e conosce i rischi delle banche – ha sottolineato il presidente della federazione delle banche europee -. Le banche sono investment grade, comprare bond senior, senior preferred e anche tier2 che sono investment grade potrebbe avere molto senso”, ha aggiunto.
I tassi negativi applicati al conto corrente sono già una realtà in Svizzera, Danimarca e in parte in Germania ma in Italia è il Codice civile a vietarli.