Gli analisti del Financial Times hanno condiviso sul giornale le loro previsioni sulle questioni più pressanti a livello globale del 2025. A che punto saranno questi temi tra un anno? Rispondendo a una domanda precisa, lo staff del Financial Times si cimenta così in un esercizio predittivo a risposta binaria: sì o no. Il loro è un osservatorio privilegiato su una realtà di straordinaria complessità.
È interessante, e persino divertente, osservare cosa questi analisti abbiano intravisto nella “sfera di cristallo” del mondo del 2025. Nel corso dell’ultimo millennio, il “25” è spesso stato un anno di transizione. Il 2024 non è andata molto bene per il team del quotidiano, su 20 risposte solo 5 sono state corrette. Due lettori, però, le hanno indovinate tutte e 20. Uno di loro è stato un italiano residente a Londra, Ercole Durini.
Le 20 Q&A del Financial Times
- Donald Trump avvierà una guerra tariffaria su larga scala?
Sì. Donald Trump potrebbe scatenare una guerra commerciale, imponendo dazi del 10% su almeno metà delle importazioni degli Stati Uniti entro fine anno, mirando principalmente a Cina, Messico e Canada. I partner commerciali potrebbero optare per ritorsioni o negoziati, ma Trump probabilmente manterrà i dazi, sfruttando la leva economica e il gettito fiscale.
Alan Beattie [Senior Trade Writer] - Ci sarà la pace tra Ucraina e Russia?
Sì. Per indurre Mosca a intavolare negoziati concreti, il presidente degli Stati Uniti dovrà inasprire le minacce di sanzioni e potenziare il sostegno a Kiev. Zelensky accetterà il controllo russo su alcuni territori occupati, con eventuali scambi territoriali, in cambio di garanzie di sicurezza europee e del supporto americano. L’adesione dell’Ucraina alla Nato verrà sospesa.
Ben Hall [Europe Editor] - A fine 2025 i tassi d’interesse americani saranno più bassi degli attuali?
No. I mercati prevedono che il tasso d’interesse dei fondi federali degli Stati Uniti sarà al 3,9% a dicembre 2025, leggermente inferiore rispetto al 4,25-4,5% previsto per il 2024. Tuttavia, a causa delle politiche di Trump, l’inflazione rimarrà alta, costringendo la Fed a mantenere una politica cauta. Nel frattempo, la Bce e la Bank of England continueranno a ridurre i tassi.
Martin Wolf [Chief Economics Commentator] - Emmanuel Macron sopravviverà come presidente?
Sì. Emmanuel Macron si trova in una posizione vulnerabile dopo la sconfitta nelle elezioni politiche della scorsa estate. Le ripercussioni sono serie: paralisi parlamentare, avvicendarsi di quattro primi ministri in un anno e ridimensionamento delle sue riforme economiche. Nonostante le pressioni di Marine Le Pen e dell’estrema sinistra, Macron non si dimetterà.
Leila Abboud [Paris Bureau Chief] - I Magnifici Sette saranno ridimensionati?
No. Le grandi aziende tecnologiche come Alphabet, Amazon, Apple, Meta, Microsoft, Nvidia e Tesla continueranno a prosperare grazie al dinamismo del settore privato e all’entusiasmo per l’AI. Tuttavia, tre fattori limiteranno l’espansione: gli investimenti in capitale potrebbero pesare sulla redditività, l’entusiasmo per l’AI è esagerato e le valutazioni sono elevate.
Gillian Tett [Columnist and member of the Editorial Board] - I prezzi delle esportazioni cinesi scenderanno ancora?
Sì. La pressione deflazionistica cinese sul mercato globale è destinata a intensificarsi. La competitività delle imprese cinesi, specialmente nel settore tecnologico, potrebbe spingere i prezzi delle esportazioni in renminbi a un calo del 10% nel 2025. Questo fenomeno metterà sotto pressione i concorrenti e compenserà Pechino da eventuali dazi americani.
James Kynge [Former Europe-China Correspondent] - Elon Musk e Donald Trump litigheranno?
No. Nonostante l’isofferenza di Trump verso altri ego, Musk ha troppo da guadagnare rimanendo dalla sua parte. Dopo la vittoria di Trump, il patrimonio di Musk è cresciuto del 66%, grazie alle aspettative che la deregolamentazione avrebbe favorito Tesla, SpaceX e Neuralink. Resterà con Trump almeno fino al 4 luglio 2026 (elezioni medio termine).
Edward Luce [US National Editor and Columnist] - La Germania abbandonerà il tetto al debito pubblico?
Sì. Le richieste di allentare la Schuldenbremse, la clausola costituzionale che limita il debito pubblico tedesco allo 0,35% del Pil, sono in crescita mentre la Germania sta affrontando enormi necessità di spesa, soprattutto nel comparto della difesa, e una stagnazione economica senza precedenti. La Schuldenbremse è diventata un tema centrale nelle elezioni di febbraio.
Anne-Sylvaine Chassany [Companies Editor] - Il mercato obbligazionario subirà un tracollo?
No. Il sistema potrebbe vacillare, ma non cederà. Gli investitori monitorano ogni segnale per timore che l’atteggiamento disinvolto di Trump sul debito e la sua proposta di riduzione fiscale possa innescare un “momento Liz Truss” nel mercato dei titoli. Tuttavia, una crisi di fiducia incontrollata risulterebbe enormemente devastante per i mercati, incluso quello azionario.
Katie Martin [Markets Columnist] - Le emissioni di carbonio della Cina caleranno?
No. Le emissioni del principale responsabile mondiale dei gas serra potrebbero raggiungere il culmine malgrado l’impegno a ridurle entro il 2030. Il carbonio prodotto dai cinesi nel 2024 dovrebbe mantenersi stabile o registrare un lieve incremento, ma le politiche economiche di stimolo di Xi Jinping nel 2025 rischiano di ostacolare lo sviluppo delle energie rinnovabili.
Emiliya Mychasuk [Climate Editor] - Il governo laburista inglese manterrà la sua promessa di non aumentare ulteriormente le tasse?
Sì. Per ora. Tuttavia, deputati dell’opposizione e giornalisti ritengono che l’impegno del governo a non aumentare le tasse non sia solido. La cancelliera Rachel Reeves e il Primo Ministro Sir Keir Starmer utilizzano espressioni ambigue, lasciando credere che sia difficile mantenere la promessa di non introdurre ulteriori aumenti fiscali.
Miranda Green [Deputy Opinion Editor] - Israele e gli Stati Uniti colpiranno gli impianti nucleari dell’Iran?
No. Israele potrebbe essere tentato di distruggere le strutture nucleari iraniane. Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha da tempo promesso di impedire a Teheran di sviluppare un’arma nucleare, ma avrà bisogno del sostegno degli Usa, che potrebbero esitare per evitare una guerra regionale. Se l’Iran si avvicina a una bomba nucleare, la situazione potrebbe cambiare.
Andrew England [Middle East Editor] - Il valore del Bitcoin salirà a 200mila dollari?
Sì. Bitcoin ha superato i 100.000 dollari a dicembre 2024, e un ulteriore raddoppio sembra difficile, ma non impossibile. Il sostegno di Trump alle criptovalute ne ha già spinto l’ascesa. Con una guida pro-crypto, la Sec potrebbe creare un insieme di regole che favoriranno l’ingresso degli investitori istituzionali, spingendo in su il prezzo di Bitcoin.
Nikou Asgari [Digital Markets Correspondent] - Il Pil dell’India supererà quello del Giappone?
No. Questo accadrà presto (ed è già vero in termini di parità di potere d’acquisto), ma è più probabile nel 2026 che nel 2025. Secondo l’Fmi, il Giappone terminerà l’anno prossimo con un tasso di crescita economico del 4,7%, mentre la crescita dell’India rallenterà negli ultimi trimestri. Ci vorranno più di 12 mesi per il pronosticato sorpasso.
Robin Harding [Asia Editor] - Le auto elettriche raggiungeranno il 25% della quota delle auto vendute?
No. Se il trend degli ultimi anni continuasse, la percentuale potrebbe superare appena il 22%. Il 2025 sarà un anno difficile per l’industria automobilistica, con un raffreddamento dell’entusiasmo per i veicoli elettrici fuori dalla Cina. Tuttavia, per rispettare le normative europee e i target del Regno Unito, i produttori lanceranno nuovi modelli e sconti consistenti.
Kana Inagaki [Industry Editor] - Javier Milei rimuoverà i controlli sul cambio del Peso in Argentina?
Sì. Temendo di scatenare un’impennata dell’inflazione e preoccupato per le basse riserve del Paese, il presidente libertario ha finora resistito all’idea di rimuovere i limiti agli acquisti in valuta estera. Tuttavia, nel 2025, Milei compirà questo passo decisivo, spinto dalla necessità di stimolare gli investimenti stranieri, essenziali per avviare una solida ripresa.
Michael Stott [Latin America Editor] - La guerra in Sudan terminerà?
No, purtroppo. Il conflitto in Sudan è ormai una guerra per procura, con varie potenze coinvolte. I principali antagonisti interni, il generale Abdel Fattah al-Burhan e il capo delle Forze di Supporto Rapido, Mohamed Hamdan Dagalo (Hemeti), nutrono ancora illusioni di vittoria totale. Troppi attori, interni ed esterni, traggono vantaggi dal conflitto.
David Pilling [Africa Editor] - Ci saranno degli agenti di AI utilizzabili?
Sì. Gli agenti di intelligenza artificiale saranno il tema dominante del 2025. Un agente AI è un software che su smartphone o browser può eseguire compiti come compilare moduli, fare acquisti online o gestire email. Google, OpenAI, Microsoft e altri player lanceranno nuove soluzioni, con la possibilità che una di esse si affermi come strumento di riferimento.
Madhumita Murgia [Artificial Intelligence Editor] - Ci sarà un’altra grande cessione ad Hollywood?
Sì. Nel 2024 Paramount è diventato il primo grande studios a piegarsi alle logiche dello streaming. Il controllo è passato dalla famiglia Redstone a Skydance Media, guidata David Ellison. Warner Bros Discovery potrebbe seguire lo stesso destino: di fronte al declino del business televisivo, David Zaslav ha già scorporato i canali via cavo per una possibile cessione.
Christopher Grimes [Los Angeles Bureau Chief] - I Cd conosceranno un rilancio simile al vinile?
No. Il formato Cd è tornato in auge grazie alla popolarità nell’industria K-pop sudcoreana. Per il 2025, tuttavia non è realistico aspettarsi una crescita duratura. Nel mondo del K-pop, i Cd vengono acquistati principalmente per il particolare packaging che li caratterizza. Anche artisti occidentali come Taylor Swift hanno adottato strategie commerciali analoghe.
Ludovic Hunter-Tilney [Arts Writer and Pop Critic].