In linea con il suo programma metaluce, ideato per il Museo Marini in qualità di Visiting Director 2021, Mario Nanni trascorrerà l’intero giorno all’interno dello spazio museale fotografando e costruendo il suo personale racconto attraverso la luce naturale che, nell’arco delle ventiquattro ore, filtrerà dalle grandi vetrate del Museo avvolgendo opere ed ambienti.
Mario Nanni inserisce, pertanto, nella sua visione per il Museo Marini il concetto di “metaluce“, un pensiero filosofico che accompagna il suo lavoro e la sua personalità di progettista-artista-autore, così come lui stesso ama definirsi:
“Questa è la mia continua ricerca trasversale – afferma Mario Nanni – la mia filosofia di vita, ‘progettare voce del verbo amare’: la progettazione non è una semplice attività professionale, è un modo di essere, di pensare, di agire, di fare. sapersi mettere sempre in discussione, cercare una nuova strada per costruire qualcosa che non esiste, domandarsi ogni volta ‘perché no?’”
La metaluce di Mario Nanni, come la metafisica, supera la materia e crea un racconto unico, in una totalità tra le diverse arti che si fondono all’interno del Museo, alto esempio di umanesimo universale, in cui la collezione di uno dei più grandi scultori italiani, quale Marino Marini, vive in perfetta armonia con uno dei capolavori dell’architettura del Rinascimento, la Cappella Rucellai con il tempietto del Santo Sepolcro di Leon Battista Alberti.
Sempre nella stessa giornata del 21 giugno, Mario Nanni e Francesco dal Co, storico dell’architettura , già Direttore della Biennale Architettura e Direttore del prestigioso mensile Casabella, si confronteranno sul tema dell’artista universale in un dialogo a lume di luce naturale all’interno del Museo, dalle 19.30 alle 21.01, ora del tramonto.
“L’artista universale è l’ artista illuminato – dichiara Patrizia Asproni, Presidente del Museo Marino Marini – sintesi mirabile tra passato e futuro. Ed è nel giorno del solstizio d’estate, data fatidica per gli antichi dedicata alla natura profonda, che il Museo celebra la luce del talento: quella del genio creativo di Leon Battista Alberti, architetto illuminato, e dell’artista Marino Marini, le cui meravigliose sculture ne esprimono la più compiuta sintesi, ma anche degli stessi Nanni e Dal Co che, con la loro capacità di visione, sono capaci di dar vita a lavori straordinari in un’armonica proporzione fra luce ed arte”.
L’incontro con Mario Nanni e Francesco dal Co potrà essere seguito sia in presenza e da remoto attraverso al piattaforma webex,
prenotazione obbligatoria : www.museomarinomarini.it
Il Museo Marino Marini
Il Museo Marino Marini è nato dalla volontà di Marino e Marina Marini che, alla fine degli anni Settanta del Novecento, individuarono l’ex chiesa di San Pancrazio di Firenze come luogo ideale al quale legare la donazione di opere che l’artista, poco prima di morire, aveva fatto alla città. La ristrutturazione della chiesa, recuperata dopo secoli e ridestinata a una funzione pubblica, è stata realizzata dagli architetti Lorenzo Papi e Bruno Sacchi che hanno saputo creare un allestimento a immagine e somiglianza di quel mondo così affascinante di Marino Marini, uno dei personaggi più significativi della cultura figurativa del Novecento. Il museo ospita 183 opere di Marino Marini: disegni, litografie, dipinti, sculture, tutte esposte al pubblico sui quattro livelli del museo. Parte integrante del museo, recuperata alla visita del pubblico dopo un lungo restauro, è una delle meraviglie del Rinascimento fiorentino: la Cappella Rucellai, capolavoro assoluto dell’architetto Leon Battista Alberti, con il Tempietto del Santo Sepolcro.