La cultura non crolla sotto i colpi della crisi. Il Mibact fa sapere che nel 2013 c’e’ stato un incremento del numero dei visitatori nei musei statali. L’aumento dei paganti è stato del 5,13% mentre gli introiti sono cresciuti del 7,49%. L’incremento complessivo dei visitatori (paganti e non paganti) e’ dell’ 1,86%, con un trend di crescita che, da maggio a dicembre 2013, raggiunge il 5,26%.
Il rovescio della medaglia è sul fronte dei viaggi. Secondo i dati Istat gli italiani hanno tirato la cinghia sulle vacanze 2013. I numeri hanno le dimensioni di un tracollo: calo del 19,8%, con 63 milioni e 154mila viaggi con pernottamento, contro i 78 milioni e 703mila dell’anno precedente.
Il numero delle notti si riduce del 16,8% (da 501 milioni e 59 mila a 417 milioni e 127 mila). Resta stabile la durata media dei viaggi (6,6 notti) sia per quelli di vacanza (7 notti) sia per quelli di lavoro (2,7 notti). Cala, inoltre, il numero medio di viaggi pro-capite (da 1,3 viaggi a 1). Il calo è dovuto anche alla riduzione della quota di persone che mediamente viaggiano in un trimestre (dal 23,2% del 2012 al 20,1% del 2013). Il fenomeno si osserva in tutte le aree del Paese, ma è più marcato tra i residenti nel Nord (-15,6%).
Prosegue il trend negativo, avviato nel 2009, che nel corso del quinquennio ha comportato una perdita di quasi 60 milioni di viaggi (290 milioni di notti). I viaggi per vacanze (91% del totale) diminuiscono rispetto al 2012 del 16,4%. Si riducono soprattutto le vacanze brevi: del 23,4% nel caso dei viaggi (contro il 10,2% delle lunghe) e del 22,4% nel caso delle notti (contro il 13,7%).
Spagna e Francia restano le destinazioni preferite: la prima per le vacanze lunghe (13,1%), la seconda per quelle brevi (16,4%). La Germania è il paese più visitato per motivi di affari (24,4%). Tra le mete extra-europee, gli Usa sono la preferita (4,6% del totale) soprattutto per i viaggi di lavoro (12,4%).