L’impero delle comunicazioni di Rupert Murdoch, la News Corporation, rischia di attraversare una bufera per colpa di uno dei suoi rami d’azienda ormai più periferici. Si tratta del tabloid inglese News of the world, al centro di uno scandalo legato a una serie di intercettazioni telefoniche illegali. Sembra che un investigatore assoldato dal giornale abbia ficcato il naso perfino nelle conversazioni dei familiari dei soldati britannici morti in Iraq e Afghanistan.
Gli investitori si sono spaventati per le ripercussioni che questa brutta storia potrebbe avere sul gruppo, tanto che ieri le azioni della NewsCorp hanno perso il 3,6% sui listini di New York. La vicenda ha profondamente scandalizzato l’opinione pubblica britannica e ora si teme per il contraccolpo politico. In particolare, potrebbero essere compromesse le possibilità di Murdoch di rilevare l’intera quota della televisione satellitare BSkyB (British Sky Broadcasting). Il Governo di Londra avrebbe dovuto decidere entro il mese se concedere il via libera al tycoon australiano, ma ha già fatto sapere che il pronunciamento è rimandato all’autunno.
Le pressioni politiche sul premier David Cameron arrivano un po’ da tutte le parti, ma l’impressione è che l’esecutivo intenda congelare la questione fino a che non si saranno calmate le acque. I laburisti intanto, capeggiati dall’agguerrito Ed Miliband, non si lasciano sfuggire l’occasione e rincarano la dose contro il News of the World, che secondo loro dovrebbe rispondere direttamente all’Autorità per la concorrenza di “una serie sistematica di abusi”.