Il creatore del volto più inquietante e iconico dell’arte. Un padre radicale di espressionismo. La risposta della Norvegia a Vincent van Gogh. Ma chi era Edvard Munch?
L’intensità emotiva di The Scream è riverberata attraverso la storia, parlando a generazioni. Il fatto che non abbia bisogno di spiegazioni è probabilmente uno dei suoi punti di forza. Eppure forse è anche la ragione per cui, al di là del suo nome, si sa così poco del suo creatore: The Scream parla da solo. Sebbene sia diventato un simbolo universale dell’angoscia umana, è una risposta profondamente personale all’educazione e alle esperienze di Munch come giovane artista.
Guardando le città pre-belliche di Oslo, Berlino e Parigi, la mostra mostra come nuove idee sull’indipendenza personale e politica abbiano dato origine a una voce importante. Viscerale, ribelle e affamato di nuove esperienze, Munch rifiutò la sua rigida educazione luterana per perseguire uno stile di vita non convenzionale. Ha viaggiato attraverso l’Europa, traendo ispirazione artistica dai circoli bohémien incontrati e dalle sue appassionate storie d’amore. Il lavoro di Munch ha articolato le sue esperienze di vita in un’Europa in rapida evoluzione, che sarebbe stata distrutta dal primo conflitto globale industrializzato.
In questa mostra collaborativa con il Munch Museum di Oslo, si scopre come ha padroneggiato l’arte della stampa e ha esplorato il suo straordinario lavoro. Le tecniche innovative di Munch, l’uso audace del colore e le materie scure hanno risuonato con atteggiamenti mutevoli e lo hanno definito uno dei primi artisti “moderni”.