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Multe stradali in aumento nel 2025, si rischia fino a 4mila euro per eccesso di velocità. Ecco perché

Imagoeconomica

Dal prossimo anno, ricevere una multa potrebbe pesare molto di più sul portafoglio. Dal 1° gennaio 2025, infatti, potrebbero scattare aumenti significativi per le sanzioni stradali. Dopo due anni di sospensione decisa dal governo Meloni, il rialzo automatico previsto dal Codice della Strada tornerà in vigore, salvo nuovi interventi. Gli incrementi potrebbero oscillare tra il 6% e il 17,6%, a seconda dell’interpretazione della norma.

Le nuove sanzioni sarebbero particolarmente salate: fino a quasi 4.000 euro per chi supera i limiti di velocità di oltre 60 km/h, 200 euro per il passaggio col semaforo rosso e fino a 776 euro per divieti di sosta particolarmente gravi. L’Unione Nazionale Consumatori ha ricordato in questi giorni che, senza un intervento del governo nella legge di bilancio, gli automobilisti potrebbero trovarsi di fronte a una vera e propria stangata.

Perché le multe aumentano

L’aumento biennale è previsto dall’articolo 195 del Codice della Strada, che adegua le sanzioni all’inflazione. Nel 2022, l’esecutivo aveva congelato questi incrementi per il biennio 2023-2024, giustificando la decisione con il caro energia e la crisi post-pandemica. L’uso del termine “sospeso” nella normativa, però, suggerisce che gli aumenti non siano stati annullati, ma solo rinviati. E questo potrebbe portare a un recupero dell’inflazione accumulata nei quattro anni precedenti, causando un balzo fino al 17,6% delle sanzioni (altrimenti solo del 6%).

Aumento multe: le sanzioni e i possibili incassi

A seconda dell’interpretazione della norma quindi potrebbe arrivare un rialzo del 6% o anche del 17%. Se il rialzo sarà del 17%, le sanzioni diventeranno decisamente più salate:

  • Eccesso di velocità: fino a 4.000 euro per chi supera il limite di oltre 60 km/h. Per infrazioni meno gravi, le sanzioni variano da 50 euro a 800 euro (limite tra 10 e 40 km/h), 2.300 euro se si va oltre di 40-60 chilometri orari
  • Divieto di sosta: multe da 194 a 776 euro per le auto, e da 98 a 385 euro per i motorini.
  • Passaggio col semaforo rosso: fino a 200 euro.

Tutto per la gioia dei Comuni che continuano a trarre grandi incassi dalle multe. Nel 2024, le sanzioni hanno generato oltre 1,3 miliardi di euro, con Milano (136 milioni), Roma (97 milioni) e Torino (49 milioni) in testa per incassi. Secondo le stime, i rincari previsti potrebbero portare le entrate a superare i 2 miliardi di euro nel 2025.

A livello regionale, la Lombardia è al primo posto con 324 milioni di euro, seguita dal Lazio (130 milioni) e dall’Emilia Romagna (129 milioni). Il Molise chiude la classifica con appena 1,4 milioni di euro.

Riforma del Codice della Strada: in arrivo sanzioni più severe

Mentre per ora il governo tace sul possibile blocco degli aumenti automatici delle multe, l’attenzione si sposta sul nuovo Codice della Strada, in discussione martedì in Senato. Già approvato alla Camera, il disegno di legge prevede un inasprimento delle pene per comportamenti pericolosi alla guida e nuove norme per monopattini e altri mezzi di trasporto.

Il testo mira a colpire alcune tra le infrazioni più gravi, come l’uso del cellulare al volante, la guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di droghe:

  • Uso del cellulare alla guida: multa da 250 a 1.000 euro e sospensione della patente fino a 15 giorni per i recidivi.
  • Guida in stato di ebbrezza: sanzioni fino a 6.000 euro e arresto fino a un anno per tassi alcolemici elevati.
  • Guida sotto effetto di droghe: revoca della patente e sospensione per tre anni, anche in assenza di alterazioni evidenti.

Novità anche per i monopattini che dovranno rispettare obblighi stringenti, tra cui targa, casco e assicurazione obbligatori.

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