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Multe in serie per la stessa infrazione: arriva lo stop se manca la contestazione immediata

Imagoeconomica

Gli automobilisti che commetteranno più volte la stessa infrazione senza ricevere alcuna contestazione immediata dovranno pagare una sola multa. Lo prevede un emendamento approvato dal Senato al decreto sulla sicurezza delle infrastrutture e dei trasporti che modifica alcune norme del Codice della strada. Il provvedimento dovrebbe passare a breve all’esame finale della Camera.

L’esempio tipico è quello di chi parcheggia l’auto in divieto di sosta e poi va in ferie. Al ritorno, con le regole attuali, può ritrovarsi sotto il tergicristallo anche una dozzina di multe, mentre in futuro questo non potrà più accadere.

In sostanza, la nuova norma prevede che nell’illecito amministrativo oggetto della prima notifica finiscano anche quelli accertati nei 90 giorni precedenti e non ancora notificati. La condizione, oltre alla mancata contestazione immediata, è che l’infrazione sia sempre la stessa.

Le spese di accertamento e notificazione relative a ciascuna violazione andranno pagate lo stesso. Tuttavia, se ci saranno le condizioni per pagare la multa in misura ridotta, in questi casi la sanzione sarà pari al triplo del minimo edittale previsto per l’infrazione commessa, se più favorevole. Il pagamento potrà avvenire entro 100 giorni dalla prima notificazione o dalla contestazione immediata e permetterà di richiedere l’archiviazione delle contravvenzioni assorbite.

Veicoli stranieri: la novità introdotta per veicoli immatricolati all’estero

Un’altra novità introdotta dal Senato nel testo del decreto stabilisce poi che, in caso di violazioni commesse da veicoli immatricolati all’estero, quando non è possibile per difficoltà oggettive procedere all’iscrizione al ruolo o avviare altre procedure di riscossione coattiva nei confronti del conducente o del proprietario, la riscossione coattiva potrà essere attivata nei cinque anni successivi nei confronti di chi era stato trovato alla guida del veicolo. Il ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, d’accordo con il ministero dell’Interno, dovrà emanare un provvedimento per determinare le procedure di riscossione.

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