“Penso che nel 2014 ci saranno le condizioni interne per affrontare il passaggio. Prima dovremo completare l’iter di revisione del piano industriale in corso a Bruxelles”. Lo ha detto in un’intervista al Sole 24 Ore l’amministratore delegato di Mps, Fabrizio Viola, in riferimento alla tempistica dell’aumento di capitale. “Ritengo anche necessario dare al mercato risultati concreti sotto il profilo economico – ha aggiunto –, dal momento che l’operazione sarà rivolta prevalentemente a investitori istituzionali, che per aderire vogliono verificare la solidità del percorso di risanamento”.
Il piano industriale, spiega Viola, vedrà la luce “non oltre giugno, come stabilito, poi mi auguro che il via libera della Commissione arrivi entro l’estate”. Quanto alla possibilità di evitare la nazionalizzazione, l’ad della Banca risponde: “Lavoriamo in questa direzione, gli strumenti previsti dal piano industriale per raggiungere il traguardo sono il ritorno alla redditività, fare cassa con le cessioni e varare l’aumento di capitale da un miliardo senza diritto d’opzione, già approvato e delegato al cda. Su questi fronti siamo impegnati al massimo. Una cosa è avere lo Stato come socio di minoranza, altro discorso ipotizzare che la maggioranza diventi pubblica: uno scenario, quest’ultimo, certamente possibile, che però la banca è impegnata a evitare”.
In apertura a Piazza Affari il titolo di Mps viaggia in positivo dello 0,2%.
