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Mps: utile a 1,95 miliardi, cedola triplicata. “Pronti a creare un nuovo campione con Mediobanca, anche senza Bce”

Wikimedia Commons - Herbert Frank

Il Monte dei Paschi di Siena ha chiuso il 2024 con un utile di 1.951 milioni di euro, in calo, ma meno delle attese, del 4,9% rispetto ai 2.052 milioni del 2023, esercizio che aveva però beneficiato di rilasci di riserve sui rischi legali per un ammontare di 471 milioni. Il risultato, “sostenuto da un’eccellenza operativa”, spiega una nota, è in crescita del 16,9% per la parte relativa all’attività caratteristica. Più che triplicata la cedola, che sale da 0,25 a 0,86 euro per azione, con un monte dividendi di oltre un miliardo di euro e un pay-out del 75% sull’utile ante imposte, corrispondente a un dividend yield del 14%, “tra i più elevati nel settore”.

Il titolo a Piazza Affari alle ore 10 quota 6,40 euro, in rialzo dell’1,49%. Nell’ultimo mese aveva perso il 6%.

Lovaglio:”Siamo pronti per l’operazione Mediobanca”

I robusti conti rafforzano il progetto di espansione verso Mediobanca dell’istituto guidato da Luigi Lovaglio e partecipata dal Tesoro (11,7%), da Delfin e da Francesco Gaetano Caltagirone (complessivamente accreditati vicino al 18% del capitale). “Forte di una rete commerciale competitiva, eccellente redditività e solidità patrimoniale, Mps è pronta per realizzare un processo di sviluppo industriale attraverso un’innovativa business combination con Mediobanca per la nascita di un nuovo campione nazionale, a beneficio di tutti gli stakeholder” ha detto il ceo Luigi Lovaglio nel presentare i dati. “Credo fermamente che siamo molto ben attrezzati per unire le forze con Mediobanca con un progetto industriale unico ed esclusivo per creare valore usando la forza dei rispettivi marchi“. L’ops annunciata venerdì 24 gennaio mette sul piatto 13,3 miliardi con un concambio di 2,3 azioni Mps per ogni titolo di Piazzetta Cuccia.

Mps può iniziare a comprare azioni Mediobanca anche prima dell’autorizzazione dell’offerta pubblica di scambio da parte delle authority. “Non abbiamo limiti per quanto riguarda l’acquisto delle azioni, non è necessario un collegamento con l’autorizzazione della Bce” ha detto Lovaglio, in conference call con gli analisti.

Previsto un 2025 “almeno in linea” con il 2024

Mps punta a chiudere il 2025 con un utile prima delle imposte “almeno in linea” con quello realizzato nello scorso esercizio e ha “l’ambizione di assicurare stabilità anno su anno” al dividendo. E’ quanto si legge nell’outlook sul 2025 contenuto nelle slide di presentazione dei risultati 2024. L’indicatore di solidità patrimoniale Cet1 ratio è atteso crescere oltre il 18,5%: “la generazione organica di capitale consente al Cet1 ratio di crescere mantenendo un’alta remunerazione per gli azionisti”, si legge nella presentazione.

Nel 2024 spicca la crescita del risparmio gestito

Nell’esercizio i ricavi sono cresciuti del 6,2% a 4,03 miliardi di euro, con il margine di interesse salito del 2,8% a 2,36 miliardi e le commissioni del 10,8% a 1,46 miliardi. Il rialzo dei costi operativi è stato contenuto all’1,4%, a 1,87 miliardi, con un rapporto costi e ricavi in riduzione dal 49% del 2023 al 46%, consentendo al risultato operativo lordo di crescere del 10,8% a 2,165 miliardi.

La raccolta totale dell’esercizio è risultata in crescita per oltre 9 miliardi di euro mentre gli impieghi sono diminuiti dello 0,6%. “L’incremento a doppia cifra anno su anno delle erogazioni di mutui ipotecari (+26%), del credito al consumo (+21%) e dei flussi lordi di wealth management (+40%) – afferma la banca -, conferma la forza di una rete commerciale capillare e performante”. Il costo del rischio si è attestato a 53 punti base, in linea con la guidance dell’anno, con 410 milioni di euro di rettifiche su crediti, in calo rispetto ai 440 milioni del 2023.

Gli impieghi performing, pari a 68,4 miliardi, sono cresciuti del 1,3% rispetto al 30 settembre 2024, e in lieve calo del -0.6% rispetto a dicembre 2023. Il totale finanziamenti clientela deteriorati al 31/12 è risultato pari a 3,7 miliardi in termini di esposizione lorda, in flessione (-0,2 miliardi di euro) rispetto al 30 settembre 2024 dovuta principalmente alle cessioni perfezionate nel mese di dicembre e in aumento rispetto al 31 dicembre 2023 (+0,2 miliardi ). Lo stock dei crediti deteriorati lordi ha una componente garantita di oltre il 70%, npe ratio lordo al 4,5%, npe ratio netto al 2,4% e copertura complessiva delle posizioni problematiche al 48,5%.

Sul fronte patrimoniale, il coefficiente cet1 ratio fully loaded si è attestato al 18,2%, con un elevato buffer di capitale (oltre 700 punti base rispetto al requisito di coefficiente tier 1).

Per quanto riguarda il trimestre, si è chiuso con un utile di 384,9 milioni, in forte calo rispetto agli 1,12 miliardi dell’ultimo trimestre del 2023, che aveva beneficiato però del rilascio di riserve su rischi legali per quasi mezzo miliardo di euro. Il risultato è comunque superiore alle attese degli analisti, che prevedevano, secondo il consensus di Bloomberg, utili per 262,8 milioni.

Aumenta nel 2024 il contributo dei bonus fiscali al risultato economico di Mps, che grazie alle Dta (le attività fiscali differite) continua a non pagare imposte sull’utile di esercizio. “Le imposte sul reddito di esercizio registrano un contributo positivo pari a 506 milioni di euro”, in crescita rispetto ai 345 milioni del 2023, “imputabile principalmente alla rivalutazione delle Dta, conseguente all’aggiornamento delle proiezioni reddituali del gruppo effettuato a partire dal secondo trimestre sulla base del nuovo piano industriale 2024-2028, al netto della fiscalità relativa al risultato economico dell’esercizio”, spiega la banca in una nota

Capitalizzazione sostenuta dalla quota Generali

La capitalizzazione di mercato di Mediobanca “è sostenuta dal crescente peso della quota in Generali, che vale circa 6 miliardi di euro”. Al 23 gennaio la partecipazione del 13% nel Leone di Trieste “vale circa il 47% della capitalizzazione di mercato” di Piazzetta Cuccia che, al netto del valore di Borsa della sua partecipata, “capitalizza 6,7 miliardi”. E’ quanto si legge nelle slide di presentazione dei risultati di Mps.

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