L’energia del Toro sembra davvero inesauribile. Le Borse continuano a macinare record ad ogni latitudine, da Wall Street, dove il Dow Jones ha messo a segno il rialzo più consistente dell’ultimo mese (+0,72%), a Tokyo, dove l’indice Nikkei celebra il rialzo consecutivo numero 17.
Nonostante la crisi catalana, anche l’Europa festeggia: Francoforte e Londra sono ai massimi storici, Parigi ha recuperato i livelli del 2008. Piazza Affari, ieri la migliore, brucia le tappe per mettersi al passo. E nel frattempo oggi riapre le porte a Monte Paschi.
Una corsa favorita dalla possibile riforma fiscale Usa ed alimentata dalle buone trimestrali in arrivo un po’da ogni angolo della finanza globale, che promette di proseguire anche dopo le decisioni di domani della Bce e la nomina del nuovo presidente della Fed, anche se i repubblicani puntano sul “falco” John Taylor. Il cielo, insomma, sembra sereno, anche troppo: attenti al cigno nero.
TOKYO CELEBRA IL RIALZO N.16
La preoccupazione per le prossime mosse della Corea del Nord (si parla di armi chimiche) frena Tokyo (+0,45%) solo dopo 16 sedute positive consecutiva e si prepara ad accogliere Donald Trump. Shinzo Abe sembra intenzionato a rinviare la riduzione del debito pubblico al 2020, dopo l’appuntamento delle Olimpiadi. Seoul +0,2%. Mumbai +0,7%.
La Borsa di Hong Kong sale dello 0,6%, l’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen è in rialzo dello 0,2%. Tra poche ore saranno comunicati i nomi dei membri del nuovo Politburo, il cuore del potere cinese. Si completa così il Congresso che ha approvato l’inserimento nella costituzione il richiamo al pensiero del presidente Xi Jinping, quale ispiratore e guida della via cinese al comunismo, insieme a Mao Zedong a Deng Xiaping.
CATERPILLAR E 3M DANNO LA CARICA AL DOW JONES
A Wall Street sono state le trimestrali dell’industria a spingere il Dow Jones ad un nuovo record a 23.441,76 punti. Più limitati i guadagni di S&P (+0,16%) e Nasdaq (+0,18%), nell’attesa dei conti dei Big della tecnologia.
A tirare il convoglio sono stati due campioni dell’economia reale, 3M (+5,9%) e Caterpillar (+5%), sostenuti dal boom dei conti, così come General Motors (+3%). Solo Whirlpool (-10,5%) non partecipa alla festa.
In crescita anche il dollaro sull’euro (1,1758) e lo yen (113,89).
GREGGIO A 58,4 DOLLARI SAIPEM RISORGE: +10%
Al rialzo il petrolio sotto la spinta sia della domanda in salita che delle dichiarazioni in arrivo dall’Arabia Saudita, decisa a mantenere i tagli nonostante i problemi della produzione in Kurdistan. Il brent tratta a 58,39 dollari al barile, Wti a 52,43 dollari. sui massimi dell’ultimo mese. Parlando con una giornalista di Reuters a margine di una conferenza tenutasi a Riyadh, il ministro del petrolio dell’Arabia Saudita, Khalid al Falih, ha affermato che l’Opec ed i suoi alleati, intendono impegnarsi al massimo per abbassare il livello delle riserve di greggio dei paesi consumatori.
A Piazza Affari è andata in scena la rivincita di Saipem (+10%) grazie a risultati solo leggermente migliori delle attese. Ma la società ha confermato gli obiettivi del 2017 smentendo le voci di profit warning che avevano depresso il titolo nei giorni scorsi. Tenaris +1%, Eni +0,7%.
EUROPA IN RIALZO ASPETTANDO DRAGHI
Grande animazione per le banche centrali. Tra oggi e domani si riuniscono i consigli direttivi della banca centrale del Canada, della Svezia, della Norvegia, della Turchia. Ma le attenzioni saranno concentrate ovviamente sulla Bce. Le Borse europee si preparano al D-day, decisivo per il futuro del Qe. Quando a Francoforte domani mattina prenderà il via il direttorio, i deputati del Parlamento catalano saranno già riuniti per decidere la risposta a Madrid: forse la dichiarazione d’indipendenza, forse una catena di scudi umani a difesa pacifica delle istituzioni. Non meno tesa la situazione nella capitale del Regno: venerdì saranno varate le misure a difesa dell’unità del Paese. In questa cornice i mercati si affidano all’esame dei conti trimestrali.
Piazza Affari è di gran lunga la Borsa migliore, grazie anche al rimbalzo dei bancari. L’indice Ftse Mib mette a segno un rialzo dell’1,12% a quota 22.579 punti. Recupera anche Madrid (+0,44%) davanti a Parigi (+0,15%), Francoforte (+0,08%) e Londra (+0,03%).
La crescita del settore privato nella zona euro ha registrato un rallentamento più forte delle attese questo mese. La stima flash del Pmi composito è scesa a 55,9 dal 56,7 di settembre, comunque sopra la soglia di 50 che separa contrazione da espansione.
SPREAD SOTTO 160 PUNTI, IN ARRIVO 6 MILIARDI DI BOT
Vigilia all’insegna della cautela in attesa della riunione dei banchieri centrali dell’Eurozona. Hanno chiuso al ribasso i Btp al termine di una seduta con oscillazioni contenute, in cui lo spread su Bund è rimasto stabilmente sotto quota 160 punti. Il rendimento del decennale è risalito al 2,06%.
Secondo l’ultimo sondaggio Reuters, la previsione è per un taglio da 60 a 40 miliardi di euro degli acquisti mensili a partire da gennaio, e contestuale prolungamento della durata del programma di 6-9 mesi. Particolare attenzione verrà posta sul mantenimento della possibilità di aumentare o prolungare ulteriormente gli acquisti in caso di necessità.
In concomitanza con la Bce, partono le aste di fine mese. Giovedì si terrà infatti il lancio del nuovo Ctz ottobre 2019 e di indicizzati maggio 2028 per una cifra complessiva fino a 4,25 miliardi. A mercati chiusi il Tesoro ha comunicato che venerdì saranno offerti 6 miliardi di Bot semestrali. Oggi è in agenda anche l’offerta tedesca, con l’importo indicativo di 3 miliardi di Bund decennali.
RIPARTE MPS. PREZZI NELLA FORBICE 4-4,50
È arrivato il giorno di Monte Paschi. La Consob ha dato ieri il via libera alla riammissione del titolo in Borsa dieci mesi dopo il fallito tentativo di ricapitalizzazione. La commissione di vigilanza sui mercati ha anche approvato l‘offerta di scambio con cui i titolari di azioni Mps derivanti dal burden sharing del bond subordinato retail possono ricevere titoli di debito senior. L‘offerta partirà il 30 ottobre e, salvo proroghe, durerà fino al 17 novembre. In caso di integrale conversione, la quota del Tesoro salirà dal 52,18% al 67,76%.
Sarà un debutto al buio ma dalle indicazioni in arrivo dall’asta sulle obbligazioni subordinate dell’istituto, si può desumere una valutazione delle azioni di Mps attorno a 4,28 euro. Gli analisti si aspettano in apertura una forte volatilità, con prezzi tra 4 e 4,50 euro. A 4,20 il prezzo della banca sarebbe attorno a 0,45 volte in linea con Banco Bpm, Bper e Ubi, istituti con una spiccata vocazione retail.
UNICREDIT ANTICIPA I CONTI, FINECO SUPERSTAR
Spinta dal buon andamento dei titoli bancari e dalle trimestrali Piazza Affari ha vissuto una seduta brillante. Il paniere delle banche italiane è salito dell‘1,6%, a fronte di un ben più modesto +0,6% del settore europeo.
Il colpo di scena l’ha assicurato Unicredit (+1,9%). Per ovviare ad un errore che ha portato alla diffusione prima del tempo dei conti, la banca ha deciso di anticipare la trimestrale. Il titolo ha accelerato verso metà seduta, man mano che gli analisti digerivano i risultati preliminari del terzo trimestre.
Forte denaro, grazie ai conti sopra le attese, su Finecobank (+6,1%). L’istituto ha chiuso il terzo trimestre con un risultato netto di 47 milioni di euro, meglio delle stime degli analisti. I ricavi sono saliti dell’11% anno su anno a 147 milioni di euro, sopra le stime degli analisti.
GLI UTILI FCA FANNO BOOM, BENE CNH
Tra le trimestrali migliori spicca quella di Fiat Crysler, +5,2% dopo la pubblicazione dei conti del terzo trimestre, chiuso con un incremento dell’utile operativo del 17% a 1,75 miliardi di euro, debito in calo a 4,4 miliardi e margini dell’area Nafta in crescita. Bene anche Cnh che festeggia con +2,6% i forti dati trimestrali della concorrente Usa Caterpillar. Kepler Chevreux ha alzato il giudizio su Exor +1,6%. Lo stesso broker ha affondato Brembo (-5%).
I CONTI SPINGONO LUXOTTICA ED ITALGAS. ATTESA PER STM
I risultati sono anche alla base delle performance di Luxottica che balza del 4,9%. In questo caso, è la trimestrale di Essilor, il gruppo con cui ha deciso di fondersi, ad accendere gli entusiasmi degli investitori. Dopo i conti vola anche Italgas, in rialzo del 4,2%.
Avanza ancora Stm, +1,25% in attesa del cda sui conti che saranno annunciati domattina, 24 ore prima dell’inizio delle consegne dell’iPhone X, che monta il sensore prodotto dalla jv guidata da Carlo Bozotti.