“E’ tempo che il popolo inglese si pronunci. E’ tempo che la politica del nostro Paese si confronti sull’Europa”. Con queste parole stamane David Cameron lancerà la sua sfida: il referendum sull’adesione o l’uscita di Londra dalla Ue. Sarà questa una delle questioni-chiave che terranno banco al meeting di Davos che si apre stamane, presente Mario Monti. Domani al meeting parlerà Angela Merkel.
Continua la frenata della Borsa di Tokyo -1,5% e la parallela ripresa dello yen . Pesa sul mercato il rinvio di un anno delle misure di quantitative easing già annunciate dal governo. In calo anche Hong Kong -0,43%. Reazioni contenute dei mercati al “pareggio” delle elezioni israeliane, legate al netto calo della coalizione di governo di Bibi Netaniahu. Il petrolio è in lieve calo (112,28 dollari il brent -0,12%), stabile l’oro a 1692 dollari l’oncia.
Le trimestrali migliori di Apple e Ibm hanno trainato al rialzo Wall Street: il Dow Jones chiude con un guadagno dello 0,46 , l’indice S&P500 segna +0,44% ed il Nasdaq +0,27%. Borse europee deboli, soprattutto a causa della discesa delle principali banche tedesche; Francoforte – 0,68%, Parigi -0,59%, Zurigo -0,6% . Londra +0,03%.
Sale Piazza Affari +0,48% nonostante la nuova tempesta su Monte Paschi – 5,68% per il caso derivati che ha portato in serata alle dimissioni di Giuseppe Mussari dai vertici dell’Abi. Stabile il Btp, con rendimento al 4,18% e spread a quota 261 (invariato).
AMERICA
Il buon andamento della pubblicità e delle vendite online hanno spunto i guadagni di Google +4,8% oltre le previsioni: 10,65 dollari per titolo (contro un’attesa di 10,50 dollari). Nel quarto trimestre gli utili sono cresciuti del 36%. In forte crescita nel dopo Borsa anche Ibm+4% grazie alle buone previsioni sui prossimi mesi.
Positivi anche i conti di Du Pont, Travelers e della maggior parte delle corporations (in tutto 17) che hanno annunciato i conti ieri. Sotto le attese, seppur di poco, la trimestrale di Johnson & Johnson -0,7%. Deludono invece i dai macro. In dicembre le vendite di case esistenti sono state pari a 4,94 milioni di unità, in calo da 4,99 milioni di novembre e sotto le aspettative degli analisti (5,10 milioni). L’indice della Fed di Richmond si è attestato in gennaio a -12 da +5 del mese precedente, gli economisti si aspettavano +5.
Spunta Microsoft dietro l’operazione Dell. La società di Redmond investirà tra 1 e 3 miliardi di dollari sotto forma di finanziamento mezzanino nel buyout di Dell da parte de private equity Silver Lake Partners.
EUROPA
Achtung! Sul mercato tedesco piomba la notizia che la Bafin, l’Autorità della Borsa di Francoforte avrebbe chiesto alle banche di fornire una simulazione della loro contabilità in caso di netta separazione fra le attività retail e le attività di investment banking. Una prospettiva inquietante per gli utili, soprattutto di Deutsche Bank -1,9% e della Commerzbank -2,5%.
L’inaspettato balzo dell’indice Zew, che segnale una prospettiva di crescita dell’economia della Germania ben più forte delle ultime previsioni, non è così bastato a fare salire le Borse. Continua il deflusso dai Paesi core verso la periferia. Lo spread decennale della Grecia è sceso a 860 pb, nuovo minimo da aprile 2011. Il bond 2 anni della Svizzera è l’unico ad avere ancora rendimento negativo, ma oggi il tasso è a -0,10%, il rendimento più alto dall’aprile 2012. Era a -0,60% in agosto.
ITALIA
Finale col botto dopo una delle giornate più difficili per il Monte Paschi. In serata l’ex numero uno dell’istituto, Giuseppe Mussari, ha dato le “dimissioni irrevocabili” e “con effetto immediato” dalla presidenza dell’Abi. E’ l’effetto delle rivelazioni del Fatto Quotidiano sul contratto Alexandria, un’operazione in derivati con Nomura siglato dall’ex vertice della banca.
Secondo ricostruzioni e indiscrezioni, ai tempi della gestione Mussari, il Monte ha siglato tre contratti in derivati con banche d’affari (Deutsche Bank, Jp Morgan e Nomura) per spostare in avanti nel futuro partite finanziarie in perdita che potevano avere un impatto negativo nel conto economico. Per tappare la falla, la nuova gestione guidata da Alessandro Profumo e Fabrizio Viola ha ampliato di 500 milioni la richiesta di prestito pubblico del Tesoro, che ammonterà a 3,9 miliardi da sottoscrivere entro fine febbraio.
E così, a soli tre giorni dall’assemblea di Rocca Salimbeni in cui saliranno in campo Beppe Grillo ed Oscar Giannino,l’istituto è tornato nel mirino dell’Orso. Il titolo ha lasciato sul terreno il 5,68%. Difficile immaginare una cornice più drammatica er la missione degli ispettori del Fondo Monetario, da ieri in visita presso le principali banche milanesi. La Borsa di Milano ha beneficiato del ritorno degli investitori su alcuni titoli importanti come Finmeccanica +4,6%, Prysmian+3,3% ed Enel Green Power +3,9%.
Chiusure in ordine sparso per le altre banche: Intesa -0,2%, Unicredit +0,4%, Banco Popolare +0,3%. Ubi-1%. Fra le assicurazioni, Generali ha guadagnato lo 0,6%. Nuovo balzo di Unipol +3,6%. Fondiaria +1,1%.
Mediobanca ha annunciato in serata che, in relazione agli impegni assunti con l’autorità antitrust, ha completato la cessione delle azioni Fondiaria Sai e Unipol acquisite “a seguito della partecipazione ai consorzi di garanzia dei relativi aumenti di capitale”. Chiusura invariata per Fiat, Pirelli è salita dello 0,6%, FiatIndustrial +1,8%. Rialzo di Enel Green Power +3,9% è stato innescato dalla nuova raccomandazione “buy” di SocGen. Continua la marcia di Camfin +8% su ipotesi speculative di un’eventuale Opa.