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Mps supera l’esame della Bce: addio ai vincoli sui dividendi. Ecco i nuovi requisiti patrimoniali

Dopo anni di vincoli e controlli stringenti, la banca senese può ora concentrarsi sul rilancio e sulla remunerazione degli azionisti

Mps supera l’esame della Bce: addio ai vincoli sui dividendi. Ecco i nuovi requisiti patrimoniali

Mps ha finalmente ottenuto il via libera per una gestione più autonoma dei dividendi. La Bce ha ufficialmente rimosso i vincoli imposti nel 2017, al momento del salvataggio pubblico, relativi alle politiche di distribuzione degli utili.

Mps: fine delle restrizioni sulle cedole

La banca, guidata dall’amministratore delegato Luigi Lovaglio, era tornata a distribuire un dividendo quest’anno, pari a 0,25 euro per azione. Tuttavia, fino ad ora, Montepaschi era vincolata al rispetto di rigidi requisiti per poter remunerare i propri azionisti. Ora, con il Tesoro che detiene solo l’11,7% del capitale, quei limiti appartengono al passato.

L’annuncio della Bce è giunto a conclusione dello Srep 2024, il controllo annuale che Francoforte effettua sui principali istituti bancari dell’Eurozona. Rocca Salimbeni si è distinta superando i requisiti minimi con margini tra i migliori del panorama bancario europeo. A fine settembre, la banca senese registrava un CET1 del 18,4% e un Total Capital Ratio del 21,7%, contro il requisito minimo del 13,37% previsto per il 2025.

I nuovi requisiti patrimoniali

Per il 2025, la Bce ha fissato il requisito minimo del coefficiente CET1 di Mps all’8,78%, risultato della somma tra: Pillar 1 (4,5%), Pillar 2 (1,41%), Combined Buffer Requirement (2,87%).

Inoltre, il capitale aggiuntivo richiesto tramite il Pillar 2 Requirement è stato ridotto al 2,5% rispetto al 2,75% del 2024, un’altra buona notizia per la banca senese. La Pillar Capital Guidance, invece, è rimasta invariata all’1,15%.

Banche italiane: solida performance nello Srep

Non solo Monte dei Paschi: l’intero sistema bancario italiano si è distinto per solidità nel corso dello Srep 2024, anche grazie ai risultati record in termini di redditività. Tutte le principali banche italiane hanno rispettato ampiamente i requisiti patrimoniali richiesti dalla Bce, dimostrando una gestione robusta e resiliente.

Tra i giganti del settore:

  • Unicredit: CET1 Fully Loaded al 16,13%, contro un requisito minimo del 10,27%.
  • Intesa Sanpaolo: CET1 consolidato al 13,9%, ben oltre il 9,89% richiesto.
  • Banco Bpm: CET1 al 15,48%, rispetto a un requisito del 9,18%.
  • Popolare di Sondrio: CET1 fully phased al 16,34%, con una soglia minima dell’8,93%.

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