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Mps-sindacati: accordo per 3.500 uscite volontarie con prepensionamenti entro il 30 novembre

Wikimedia Commons - Herbert Frank

Mps e i sindacati bancari hanno raggiunto un accordo sul piano industriale dell’istituto che prevede “l’uscita, entro il 30 novembre 2022, di 3.500 lavoratrici e lavoratori attraverso il Fondo di solidarietà”. Lo rende noto un comunicato, aggiungendo che le uscite del personale saranno gestite con prepensionamenti, su base volontaria, fino a sette anni.

Con lo stesso accordo, inoltre, sono stati definiti i presupposti per il ricambio generazionale: a fronte delle uscite, infatti, l’intesa stabilisce che i sindacati e i vertici del Monte dei Paschi di Siena si incontreranno per definire, nell’arco del piano industriale, un programma di assunzioni con un rapporto di un ingresso ogni due uscite.

Per le uscite è stato definito un incentivo pari all’80% della retribuzione ordinaria netta parametrata su base annua o dell’85% qualora la retribuzione ordinaria netta mensile sia inferiore a 2.850 euro.

Fit-Cisl: “Migliori condizioni negoziate negli ultimi dieci anni”

“Le lavoratrici e i lavoratori che rientrano nel perimetro di accesso al Fondo potranno aderire alle migliori condizioni negoziate negli ultimi dieci anni nel gruppo, mentre coloro che ne sono esclusi vedranno le loro professionalità opportunamente valorizzate – commenta Sabrina Brezzo, segretaria nazionale First Cisl – Resta il nostro impegno a presidiare l’attuazione del piano e il raggiungimento degli obiettivi in modo da assicurare a tutte le lavoratrici ed i lavoratori del Monte dei Paschi di Siena il futuro che meritano”.

Fabi: “Ottimo risultato le assunzioni di giovani”

Franco Casini, segretario nazionale Fabi e coordinatore del sindacato autonomo nel gruppo Monte Paschi, sottolinea che “il ricambio generazionale porterà la banca ad assumere giovani. Auspichiamo che l’azionista e la banca confermino la volontà di preservare l’autonomia di Mps e di salvaguardarne il marchio, un asset preziosissimo che in passato è stato calpestato e danneggiato da gestioni dissennate ed è stato preservato, invece, solo grazie ai sacrifici, all’abnegazione e alla determinazione delle lavoratrici e dei lavoratori del Monte Paschi”.

Uilca: “L’accordo è un passaggio importante per il rilancio”

Infine, Luca Faietti, segretario nazionale Uilca, afferma che l’accordo “rappresenta un passaggio importante per favorire il rilancio del Monte dei Paschi di Siena e l’applicazione del suo Piano Industriale, del quale – aggiunge – riteniamo fondamentale il richiamo all’integrità e all’identità della banca”.

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