Condividi

Mps, rumors su cessione della quota Tesoro a una cordata guidata da Marchi (Banca Finint). Il titolo decolla

Secondo indiscrezioni di stampa, l’obiettivo del Tesoro è tenere le carte coperte fino alle Regionali di novembre, quando si andrà alle urne per scegliere i governatori di Emilia Romagna, Liguria e Umbria

Mps, rumors su cessione della quota Tesoro a una cordata guidata da Marchi (Banca Finint). Il titolo decolla

Banca Monte dei Paschi di Siena è in rialzo stamane in Borsa su indiscrezioni secondo cui il Governo si sta preparando a vendere la sua quota a un consorzio di imprenditori, guidato dal presidente di Banca Finint e della società di gestione dell’aeroporto di Venezia, Enrico Marchi, e a un partner commerciale. Questi acquisterebbero una quota di minoranza significativa, tra il 7,5% e l’11,5% del capitale dell’istituto, ma senza avere diritti di governance. Giusto ieri il gruppo Finint, contestualmente alla presentazione dei dati, ha dichiarato di essere pronta ad operazioni di M&A.

Con questa operazione il Tesoro potrebbe raccogliere 500-750 milioni consentendogli di confermare il percorso di privatizzazione e rispettare gli impegni presi con la Ue, rassicurando al tempo stesso chi nella maggioranza, e in particolare nella Lega, preferirebbe continuare ad avere voce in capitolo nella gestione di Mps.

Il titolo al Ftse Mib di Piazza Affari è in rialzo dell’1,93% in tarda mattinata a 5,28 euro dopo aver segnato un picco in apertura a 5,41 euro. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 5,343 e successiva a 5,445. Supporto a 5,241.

Chi sta contattando Marchi?

Tra i primi soggetti contattati da Marchi ci sarebbe l’Enpam, oltre al numero uno di Msc Gianluigi Aponte. Il progetto vedrebbe poi l’ingresso di un partner commerciale senza ambizioni di governance, identikit in cui è facile riconoscere Unipol, il cui presidente Carlo Cimbri si era già detto interessato a una partnership bancassicurativa nell’ambito della quale potrebbe rilevare una quota inferiore al 10% del capitale. “Il nodo dell’operazione – ricorda il quotidiano – riguarda l’accordo che Siena ha in essere con Axa proprio sulle assicurazioni: l’intesa è valida fino al 2027, ma i legali stanno già studiando come sciogliere il patto in caso di necessità”.

L’idea sarebbe quella di replicare uno schema simile a quello di F2i-Rete Digitale, il veicolo che ha raccolto 1 miliardo di euro da investire in Netco, lo spin off della rete Tim, a fianco di Kkr e Mef.

Commenta