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Mps ribaltone: il Cda all’unanimità silura l’Ad Bastianini che sarà sostituito da Lovaglio

Imagoeconomica

Il consiglio di amministrazione di Mps ha deciso all’unanimità di ritirare le deleghe all’amministratore delegato Guido Bastianini. 

La decisione del board, guidato dalla presidente Patrizia Grieco, è arrivata su impulso del Tesoro, primo azionista della banca senese con il 64% delle quote, che la settimana scorsa aveva chiesto a Bastianini di fare un passo indietro per favorire un cambio di strategia della banca, alle prese con difficili trattative con l’Unione Europea sul nuovo piano industriale e sulla possibile proroga dell’uscita del Mef dal capitale del Monte dei Paschi, attualmente prevista per la primavera del 2022. Mps inoltre, dopo il fallimento delle trattative con Unicredit, dovrà procedere entro l’anno a una maxi ricapitalizzazione da 2,5 miliardi di euro. Un cambio di passo viene dunque considerato necessario allo scopo di trovare una nuova figura in grado di assicurarsi la fiducia dei mercati. 

Bastianini, ex numero uno di Carige e Capitalia, era stato nominato alla guida di Mps nell’aprile del 2020 su indicazione del Movimento 5 Stelle. A prendere il suo posto sarà Luigi Lovaglio, banchiere esperto con una lunga carriera nelle fila di Unicredit, dove ha guidato la controllata polacca Bank Pekao. Successivamente il manager è approdato in Creval, dove ha curato con successo l’aumento di capitale e la ristrutturazione fino all’Opa del Crédit Agricole. In base alle prime indicazioni, Lovaglio dovrebbe essere cooptato in cda, prendendo il posto della funzionaria del Mef Olga Cuccurullo che si è dimessa venerdì scorso per “motivi personali”. Successivamente il banchiere riceverà le deleghe di amministratore delegato. 

Ricordiamo che il cda del Monte dei Paschi approverà oggi anche i conti del 2021, chiuso con un utile a tre cifre, nonostante le previsioni parlino di un quarto trimestre in rosso. 

Nel frattempo a Piazza Affari, dopo le novità arrivate dal cda il titolo Mps ha ampliato i guadagni e alle 16.20 segna +1,4% a  0,938 euro.

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