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Mps replica l’exploit e le banche volano sulle ali del rinvio di Basilea 3 ma non salvano le Borse

INDICI IN FRENATA NONOSTANTE LE BANCHE
RIMBALZA LO SPREAD IN ATTESA DELLE ASTE

La settimana è partita in sordina, nonostante la spinta alle banche in arrivo da Basilea 3.

L’indice FtseMib scende dello 0,38% a quota 16.895, dopo aver superato in mattinata la vetta dei 17mila punti per la prima volta dal marzo scorso.

La Borsa di Parigi perde lo 0,68%, Francoforte -0,56%, Londra -0,31%.

Lo spread Btp/Bund è risalito oltre quota 280 punti base fino a 283: in settimana 6 Paesi europei, tra cui l’Italia (il prossimo 10 gennaio), si rivolgono al mercato per collocare titoli di Stato.

Wall Street procede al piccolo trotto in attesa dei dati delle società quotate. Gli indici segnano un calo: Dow Jones -0,1%, S&P 500 -0,25%, Nasdaq -0,4%.

Domani, dopo la chiusura di Wall Street, prenderà il via la stagione delle trimestrali. A dare il via sarà, al solito, Alcoa -0,1%. Guy Foster, gestore di Brewin Dolphin Securities, ha dichiarato a Bloomberg che il mercato non si attende dai dati del trimestre novità che possano provocare grandi reazioni dell’azionario.

Per tornare alle banche l’indice Stoxx europeo del settore sale dell’1,1% guidato da Unicredit che avanza dell’ 1,8%.

Spicca il rialzo di Monte dei Paschi che guadagna l’6,89% (dopo il +13% di venerdì scorso). Vanno bene anche Intesa +1,59%, Banco Popolare +1,34%, Pop.Milano +3,77%.

Si profilano grandi manovre n campo assicurativo. Tra gli assicurativi emerge il +5% di Cattolica +5,1% e nuovi top da metà settembre. Piatte, nel corso della seduta, Generali -0,07% e Fondiaria Sai.

In serata, però, il cda delle Generali ha esaminato il nuovo accordo con Petr Kellner, finanziere ceco consigliere del Leone, in merito a Generali Ppf, la joint venture assicurativa con interessi in una quindicina di Paesi dell’Europa dell’Est. Per oggi alle 18 è stato convocato un cda straordinario della compagnia triestina per approvare la ridefinizione dell’alleanza con Kellner che comprende anche una società comune (fondo Beta) azionista al 38% di Ingosstrakh, primaria compagnia assicurativa russa.

Secondo il nuovo accordo, il gruppo italiano guidato da Mario Greco dovrebbe acquisire subito metà della partecipazione di Generali Ppf (oggi al 51% in mano a Trieste, il 49% più un’opzione put esercitabile dal luglio 2014 alla holding di Kellner) salendo così al 76% con un versamento attorno a 1,2-1,3 miliardi. Sulla quota del 24% residua nel portafoglio di Ppf holding, verrebbe stipulata una nuova opzione di vendita con scadenza fine 2014 a un valore più o meno uguale.

Le Generali potrebbero rilevare anche l’intero fondo Beta ( oggi al 51% di Kellner), chiave di accesso per l’espansione sul mercato russo. L’accelerazione nel riassetto degli accordi con Kellner è stata voluta da Greco per entrare nel nuovo piano industriale triennale che sarà presentato a Londra lunedì prossimo.

Senza particolari variazioni Fiat +0,1% mentre in Germania sale Daimler +0,7%, dopo le indiscrezioni della stampa di Pechino secondo cui il fondo sovrano cinese Cic (China Investment Corporation) starebbe preparando l’acquisto del 10% del colosso tedesco dei camion e delle auto Mercedes.

StM sale del 2,42% dopo che Bank of America ha alzato il target price a 7,1 euro.

Arretra sotto quota 100, toccata venerdì, Tod’s – 2,11% a 97,5 euro.

Fra le mid cap vola Immsi , +16% sulle indiscrezioni di una possibile vendita di Alitalia a Air France. Immsi, la holding di Roberto Colaninno, ha il 7,1% di Alitalia. Positiva anche la controllata Piaggio +2,6%. Ma Air France ha smentito di avere negoziati in corso con soci di Alitalia.

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