“Questa Banca perde quattrini dal punto di vista operativo: non guadagniamo un euro e così non possiamo andare avanti. Così il posto di lavoro lo perdono tutti. Bisogna guardare in faccia la situazione”. Questo l’allarme lanciato ieri sera da Alessandro Profumo, presidente di Mps, intervenendo a un dibattito nel corso della festa del Pd senese.
Il Monte dei Paschi ha deciso di fare delle ”scelte” per vivere altri 540 anni – ha continuato Profumo – ma deve essere “chiaro” che questa prospettiva è messa a “forte rischio”: la “senesità è stata di fatto perduta” e deve essere “riconquistata. O facciamo delle scelte e cerchiamo di stare in piedi o a un certo punto non stiamo più in piedi. Noi oggi abbiamo una banca che vale 2,8 miliardi e abbiamo soldi dallo Stato per 3,4. Se si pensa che i 3,4 miliardi dello Stato fossero una cosa dovuta al Monte dei Paschi dico che purtroppo non è cosi’: sono aiuti di Stato“.
Profumo ha quindi ribadito gli obiettivi di riduzione dei costi contenuti nel piano industriale: i dipendenti delle 400 filiali destinate a chiudere saranno reimpiegati, ”1.250 saranno spostati in altri sportelli e 500 in attività di sviluppo”.
Nel dibattito con il pubblico, Profumo ha assicurato che, per risparmiare, Mps “inciderà dappertutto, anche sulle consulenze” e che “gli unici veri potenziali licenziamenti riguardano 100 dirigenti. Apriremo discussioni, ma questa è l’unica area in cui si ipotizzano risoluzioni di lavoro in modo non concordato”.
In ogni caso, ha concluso il manager, quelli stabiliti dal piano sono “obiettivi che voglio raggiungere, bisogna vedere se con piu’ o meno strepiti”.
A metà mattina il titolo di Mps guadagna poco meno di un punto a Piazza Affari.