Tutti assolti in appello a Firenze gli ex vertici di Mps – sia l’ex presidente Giuseppe Mussari che l’ex Direttore generale Antonio Vigni, oltre all’ex capo dell’area finanza, Gianluca Baldassarri – nel processo per l’occultamento dei documenti relativi alla ristrutturazione del prodotto strutturato Alexandria.
Tutto invece, secondo i magistrati fiorentini, è avvenuto alla luce del sole e nessuno dei top manager imputati ha nascosto a Consob e Bankitalia il contratto sui derivati che hanno affossato il Monte dei Paschi Siena, la banca più antica del mondo che, proprio a causa di quei prodotti finanziari che dovevano stampellare il bilancio dopo l’operazione Antonveneta, è passata attraverso un fuoco di fila di salvataggi pubblici fino a diventare dello Stato.
In primo grado i tre imputati erano stati condannati a 3 anni e mezzo di reclusione oltre a 5 anni di interdizione dal Tribunale di Siena. Non è escluso che la sentenza abbia effetti anche sui lavori della commissione parlamentare sulle banche, che deve ascoltare, tra gli altri, i vertici delle Authority finanziarie e gli ex ministri del Tesoro.