La Commissione europea ha ricevuto informazioni sufficienti dalla Banca Centrale Europea in merito alla ricapitalizzazione preventiva di Monte dei Paschi. Grazie ad esse, Bruxelles potrà dunque proseguire nella valutazione del piano di ristrutturazione della banca senese.
“Abbiamo ricevuto dalla Bce le risposte alle nostre domande su Montepaschi e questo ci permette di andare avanti”. Questo quanto affermato dal commissario Ue alla concorrenza, Margrethe Vestager che ha inoltre tranquillizzato gli animi sull’inesistenza di dissensi con l’autorità di vigilanza europea europea presso la Bce, il Ssm.
“Abbiamo responsabilità diverse. La cooperazione con il Ssm della Bce è stata molto importante per noi per assicurare che avessimo la giusta base di partenza. E deve essere l’autorità di vigilanza a dirci quali siano i fondamentali della banca. Il Ssm ha risposto alle nostre domande e questo”, ha detto durante una conferenza stampa a Bruxelles, “ci consente di andare avanti”.
Ricordiamo che dopo il fallimento dell’aumento di capitale da 5 miliardi di euro realizzato a dicembre, Monte dei Paschi è stata costretta a richiedere aiuto dallo Stato. L’intervento di quest’ultimo deve però essere autorizzato dalla Bce e dalla stessa Commissione Ue per questo motivo, l’Autorità per la concorrenza di Bruxelles aveva domandato all’Eurotower di fornire maggiori dettagli sulla decisione di stabilire l’aumento dell’importo dell’aumento di capitale, passato nel frattempo da 5 a 8,8 miliardi di euro.
Vestager ha sottolineato il bisogno di procedere con i piedi di piombo sul caso Mps dato che con la ricapitalizzazione precauzionale della banca senese “fissiamo un precedente in base al quale si opererà, per cui – ha chiarito – dobbiamo stare molto attenti a rispettare la lettera e lo spirito delle norme e fare un lavoro appropriato”
Nel frattempo, a Siena il management dell’istituto lavora sulla bozza del piano e sul problema delle sofferenze. In basa a quanto riferito da Milano Finanza, i vertici avrebbero intenzione di cedere un pacchetto di sofferenze lorde per un ammontare di 28 miliardi di euro ad un prezzo inferiore al 25% del valore lordo e sarebbero già stati avviati dei contatti con alcuni fondi specializzati.