Il Monte dei Paschi alza l’asticella dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi fino a un massimo di tre miliardi. La Banca senese, inoltre, chiude il bilancio 2014 con un rosso di 5,34 miliardi, contro una perdita di 1,4 miliardi nel 2013. Sul risultato pesano rettifiche per circa 5,7 miliardi a seguito dell’asset quality review della Bce.
L’incremento dell’aumento di capitale è stato richiesto dopo l’esito negativo degli esami della Banca centrale europea. Lo ha annunciato l’istituto senese, spiegando di avere un buffer patrimoniale rispetto alla soglia del ratio Cet1 chiesto dalla Bce che è pari al 10,2% rispetto alla prima indicazione del 14,3% che aveva inviato Francoforte. Il consorzio dell’aumento di capitale fornirà una pre-garanzia anche sull’importo aggiuntivo. Banca Mps ha un Cet1 proforma a fine 2014, tenendo conto dell’aumento da 3 miliardi, pari all’11,4% e del ripagamento dei ‘Monti Bond’ ancora in portafoglio al ministero dell’Economia.
L’aumento sarà “lanciato nel secondo trimestre di quest’anno“, ha indicato agli analisti l’amministratore delegato, Fabrizio Viola, spiegando anche che ci sarà “un notevole impegno per cedere una serie di asset”, e che tutte le misure del capital plan presentato alla Bce a novembre andranno attuate entro il prossimo 26 luglio, nove mesi dopo la pubblicazione dei risultati degli stress test.
L’esposizione netta dei crediti deteriorati cresce del 10% a 23,1 miliardi rispetto al 2013. L’esercizio chiude anche con una crescita dei ricavi primari e un calo del 2,2% dei costi operativi. Il risultato prima delle rettifiche è pari a 1.473 milioni, in crescita del 28% rispetto all’anno precedente. I crediti verso la clientela sono calati dell’8,4% a 120 miliardi, mentre la raccolta diretta è risultata stabile a 126 miliardi.
Ieri il titolo in Borsa di Mps ha chiuso in ribasso dell’1,31%, a 0,4292 euro.