Piazza Affari accoglie con un’ondata di vendite l’avvio dell’aumento di capitale del Monte dei Paschi di Siena. Il titolo in Borsa della Banca toscana, dopo non poche difficoltà a fare prezzo con un ribasso teorico di oltre il 10%, è stato ammesso alle contrattazioni con una flessione del 4,70%, a 19,69 euro. Nei minuti successivi, però, le perdite si sono aggravate e a metà mattina le azioni Mps cedono il 9%, a 19,05 euro. La settimana scorsa il titolo aveva guadagnato il 7,3%.
Oltre all’aumento di capitale parte oggi anche la conversione in azioni dei bond subordinati in mano al retail che si chiuderà alle 14 di mercoledì prossimo. Ai circa 40 mila obbligazionisti che detengono 2,1 miliardi di bond viene data la possibilità di convertire i titoli in azioni di nuovo conio. La previsione è che la proposta sarà accolta dal 40% circa del pubblico. Dopo la chiusura di quest’operazione sono previste altre 24 ore per l’adesione degli investitori privati, compreso il fondo del Qatar, che probabilmente si muoveranno solo dopo aver conosciuto l’esito della conversione.
Al termine del bookbuilding sarà fissato il prezzo di emissione, che difficilmente potrà discostarsi dal minimo (1 euro). Oggi si saprà qualcosa di più dopo il consiglio convocato a Milano. Ma l’incertezza è destinata a durare fino all’ultimo: non è escluso che il Tesoro possa procedere ad una ricapitalizzazione precauzionale che potrebbe poi confluire nella conversione forzosa.
Intanto, sul Ftse Mib inizia in rosso la settimana anche di Unicredit (-2,2%). Vicine alla parità Intesa Sanpaolo (-0,08%) e Ubi (+0,2%). Positive Banco Popolare (+0,9%) e Bpm (+0,7%).