Dopo la perdita di 5,4 miliardi del 2014, nel 2015 Banca Mps ha messo a segno un utile netto di circa 390 milioni di euro, tenendo conto della contabilizzazione a saldi chiusi dell’operazione Alexandria come richiesto dalla Consob. Al netto dell’effetto Alexandria, il risultato dell’anno è negativo per 110 milioni, anche a seguito di poste straordinarie come la chiusura proprio dell’operazione Alexandria e il contributo al Fondo di risoluzione. Lo ha annunciato ieri la Banca in una nota sui risultati di preconsuntivo esaminati dal Cda. Il risultato operativo è in crescita del 27% e l’istituto segnala un calo dei crediti deteriorati nel quarto trimestre.
Solida la posizione patrimoniale, con un Common Equity Tier 1 al 12%, sopra la soglia richiesta da Bce. Il ratio patrimoniale Cet1 fully loaded è dell’11,7%. I dati patrimoniali mostrano crediti verso la clientela in calo del 7% a 111,4 miliardi e una raccolta diretta in calo del 3% a 119,3 miliardi.
La banca ha registrato ricavi totali per 5,22 miliardi (+26%) e costi operativi per 2,63 miliardi (-5%). Il risultato operativo lordo è pari a circa 2,59 miliardi, includendo l’effetto della contabilizzazione a saldi chiusi dell’operazione Alexandria, pari a circa 500 milioni. Senza considerare tale effetto, il risultato operativo lordo (pari a circa 1,87 miliardi) è in crescita di circa il 27% rispetto al 2014, grazie al positivo andamento della gestione corrente.
Il miglioramento della qualità del credito di Banca Mps deriva da un calo dei crediti deteriorati di circa 600 milioni nel quarto trimestre rispetto al terzo. L’ammontare dei crediti deteriorati lordi a fine anno cala a circa 46,9 miliardi. Il miglioramento viene attribuito dalla banca al rallentamento dei flussi lordi, al miglioramento delle performance di recupero e delle cessioni. I crediti deteriorati netti risultano in diminuzione di circa 200 milioni. Escludendo la cessione di circa 1 miliardo realizzata a dicembre, aggiunge Banca Mps, la variazione trimestrale dello stock lordo dei crediti deteriorati è pari a circa 400 milioni, registrando il valore più basso degli ultimi 8 trimestri. Il grado di copertura dei crediti deteriorati si mantiene stabile su base trimestrale nonostante le cessioni di crediti con elevata copertura.
Il Monte dei Paschi riduce le rettifiche di valore sui crediti che sono risultate pari a 2 miliardi. Rettifiche che, al netto delle componenti 2014 e 2015 non ricorrenti, sono in calo di circa l’11% rispetto all’anno precedente. L’importo complessivo delle rettifiche di valore nette effettuate dal 2012 al 2015 si legge nel preconsuntivo sul 2015 pubblicato dalla banca è pari a circa 15,7 miliardi.