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Mps, Marchi (Finint) chiama Del Vecchio: l’ipotesi di una cordata per rilevare la quota del Tesoro

Carlo Musilli per FIRSTonline

Il telefono di Enrico Marchi in questi giorni è bollente: il presidente del gruppo Banca Finint e della Save si è dato l’obiettivo di convincere un gruppo di imprenditori a sottoscrivere insieme a lui una parte della quota di Monte dei Paschi che il Tesoro mette in vendita. Una delle ultime telefonate è arrivata a Leonardo Maria Del Vecchio, il quartogenito di Leonardo, fondatore di Luxottica: secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, Marchi ha chiesto anche a lui di partecipare al deal tricolore, attraverso la sua holding Lmdv Capital.

In questo modo la collaborazione fra i due storici protagonisti dell’economia del Nordest, potrebbe allargarsi dal Bellunese a livello nazionale, dopo l’operazione su Ceramica Dolomite che nel 2022 aveva coinvolto Delfin. Il Tesoro, azionista al 26,7%, si è impegnato con Bruxelles a vendere circa l’8% dell’istituto toscano entro fine anno. La task force guidata da Marchi acquisterebbe una quota di minoranza significativa, tra il 7,5% e l’11,5% del capitale dell’istituto, pur senza avere diritti di governance, come era emerso già un paio di settimane fa, con un esborso intorno ai 500-750 milioni di euro. L’obiettivo è quello di mettere così in sicurezza l’italianità del Monte come sta a cuore a Via XX Settembre. Tecnicamente Marchi sta lavorando alla creazione di un club deal, forse prendendo a esempio – hanno già scritto alcuni media – lo schema di F2i-Rete Digitale, il veicolo che all’inizio di quest’anno ha raccolto 1 miliardo di euro da investire in Netco, lo spin off della rete Tim, a fianco di Kkr e del Mef. Ma il raggio d’azione ora è su scala nazionale.

I dossier sul tavolo di Del Vecchio

La Lmdv Capital di Del Vecchio non ha solo Mps da valutare. Sul suo tavolo c’è anche il dossier relativo al beach club Twiga che Flavio Briatore vuole vendere molto velocemente e la possibilità di investire nella più piccola Banca Profilo, anche se sembra che quest’ultimo abbia poche chances.

Gli altri soggetti già contattati da Marchi

Finint, per il tramite di Pierfrancesco Vago, presidente di Msc Crociere, ha già cercato di coinvolgere anche il colosso della logistica di Gianluigi Aponte, che come Marchi è interessato agli aeroporti (Genova) e agli scali portuali.

Tra i primi soggetti contattati da Marchi ci sarebbe anche l’Enpam. Il progetto vedrebbe poi l’ingresso di un partner commerciale senza ambizioni di governance, identikit in cui è facile riconoscere Unipol, il cui presidente Carlo Cimbri si era già detto interessato a una partnership bancassicurativa nell’ambito della quale potrebbe rilevare una quota inferiore al 10% del capitale.

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