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Mps, Lovaglio: “Su Mediobanca obiettivo è creare terzo polo, quota Generali non è cruciale”

Parlando a Londra Il ceo di Mps ha detto che l’aggregazione offre l’opportunità di “remunerare ulteriormente i nostri investitori”. Poi ha risposto a Nagel: “Dissinergie saranno minime”. Sui tempi: “Autorizzazioni entro fine giugno”.

Mps, Lovaglio: “Su Mediobanca obiettivo è creare terzo polo, quota Generali non è cruciale”

L’ambizione dell’aggregazione tra Mps e Mediobanca è quella di “costruire la terza forza competitiva nel settore bancario italiano”. Lo ha detto il L’amministratore delegato di del Monte dei Paschi Luigi Lovaglio nel corso di una lunga intervista concessa nel corso una conferenza bancaria organizzata da Morgan Stanley a Londra che nei giorni scorsi ha ospitato anche altri ceo bancari come Andrea Orcel e Giuseppe Castagna e Alberto Nagel.

Lovaglio: “Quota Mediobanca in Generali non cruciale”

Nel corso del suo intervento, Lovaglio ha detto che la quota in Generali che Mediobanca porterà in dote “non è cruciale” per il progetto complessivo. Generali, ha continuato, “genera redditività, ne siamo felici ma non è cruciale per il potenziale” che la banca vuole esprimere con l’aggregazione. Lovaglio ha ricordato inoltre che il contributo relativo di Generali nella nuova combinazione sarà inferiore a quello attuale per Mediobanca. “Mentre oggi il contributo di Generali ai profitti di Mediobanca è il 40%, nell’altro scenario sarà circa il 16%. Nel contesto di quello che stiamo creando, spendere più tempo con quello rappresenta oltre l’80% residuo del business ci da la differente rappresentazione di quello che è questa combinazione”.

Il Leone, ha proseguito il banchiere, “ci offre opzionalità per il futuro in termini di cooperazione ma per noi quello che importa è creare una forza competitiva nello scenario italiano”.

Tornando a Mediobanca, l’aggregazione offre l’opportunità di “remunerare ulteriormente i nostri investitori“, ha specificato. Lovaglio affermando che Mps avrà la capacità di distribuire il 100% dei profitti mantenendo un ratio di capitale attorno al 16% “che significa che non stiamo perdendo quello che abbiamo oggi stand alone”.

Lovaglio risponde a Nagel: “Dissinergie saranno minime”

Il numero uno di Rocca Salimbeni ha risposto a distanza al ceo di Mediobanca, Alberto Nagel, che qualche giorno fa, sempre alla conferenza di Morgan Stanley aveva detto: L’offerta pubblica di scambio lanciata da Monte dei Paschi non è positiva per noi, né per i nostri azionisti”, parlando anche di “importanti dissinergie, concentrate nel private e nell’investment banking, dove si materializzeranno ostacoli sul fronte dei ricavi”. 

Secondo Lovaglio, invece, le dissinergie dell’operazione “saranno minime e le gestiremo nel modo migliore mettendo molta attenzione ai clienti e alle persone” della banca di piazzetta Cuccia soprattutto quelle attive nel comparto personal and investment banking.

Lovaglio: “Autorizzazioni entro fine giugno”

Parlando delle tempistiche, “Ci aspettiamo di avere le necessarie autorizzazioni entro la fine di giugno per poi partire con l’ops”, ha precisato l’amministratore delegato di Mps, ricordando che l’assemblea della banca senese è convocata per il 17 aprile. Verso “metà luglio completeremo” il tutto.

Lovaglio: “Rischio molto basso che il Governo riveda Dta” 

Il top manager di Siena in risposta ad una domanda sulla possibilità che il Governo italiano riveda la normativa sulle Dta spalmando in un arco temporale maggiore i benefici del credito d’imposta risponde “il rischio è molto basso“. Mps potrà subito iscrivere dta per 1,5 miliardi ricorda. “Quando si parla di sinergie ci possono essere dubbi sulla riduzione dei ricavi o pensare che ci voglia più tempo per le sinergie sui costi e il funding ma le Dta sono contante dal primo giorno”. È grazie alle dta che la banca potrà offrire un payout del 100% grazie ad una generazione di capitale superiore all’utile netto.

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