Tutte positive le Borse europee, con un’eccezione. Piazza Affari. La Borsa italiana, sotto nuove pressioni sul fronte delle banche, lascia sul terreno lo 0,39%, indice Ftse Mib attorno a quota 18.300. In terreno positivo gli altri mercati, già in attesa dell’esito delle riunioni della Fed e della Bank of Japan che iniziano oggi: Parigi +0,4%, Francoforte e Londra +0,7%. Quasi invariata Madrid. L’Indice global EuroStoxx 50 sale dello 0,1%.
Sotto tiro, non solo a Milano, le banche.
Continua la discesa di Deutsche Bank -2%, alla sua terza seduta consecutiva di ribasso con una perdita cumulata del 12%. Il prezzo è a un passo dal minimo storico. Soffre a Madrid il Banco Santander, oggi-1%.
Ma il bersaglio più esposto e vulnerabile resta Monte Paschi -4,30% a 0,19 euro più volte entrate in asta di volatilità, dopo avere segnato un minimo intraday nonché nuovo minimo storico a quota 0,1833 euro: è la prima volta che l’azione rompe al ribasso il supporto a 0,20 euro. Ormai la capitalizzazione di Rocca Salimbeni si è assottigliata a 550 milioni scarsi. A pesare è il fatto che l’approvazione del nuovo piano industriale dovrebbe subire uno slittamento, rispetto alla data di fine mese fissata dal precedente amministratore delegato, Fabrizio Viola.
Debole il resto del comparto: Intesa scende dell’1,84%, Banco Popolare -2,29%, Pop.Milano -3,20%, Mediobanca -2,1%, Ubi Banca -2,52%, Banca Pop. Emilia -2,41%.
Fa eccezione Unicredit che, dopo un avvio in robusto rialzo ha comunque ridotto i guadagni allo 0,7%. Il propellente per l’ascesa l’ha fornito il report di Mediobanca che ha promosso il titolo da neutral a Outperform(target 4,4 euro)-.
Tra le assicurazioni Generali scivola dello 0,9%. In netto ribasso Unipol -3,04% e UnipolSai -1,8%.
Contrastati i titoli industriali: arretrano Fiat Chrysler -1,7%, Leonardo -1,2% e Ferrari -0,5%.
Guadagnano Prysmian e StM, entrambe +1%.
Il Brent è in calo dello 0,4% a 45,86 dollari al barile, Wti a 43,7 dollari (-0,4%).
Il calo del petrolio condiziona i titoli dell’energia: Eni perde l’1%, Saipem -1,9%, Tenaris -1,3%. A Parigi Total arretra dell’1%.