Seduta in affanno per le Borse europee colpite dal taglio delle stime sul Pil da parte della Banca Mondiale e dall’andamento debole di Wall Street. A zavorrare il listino di Milano è il ruzzolone di Mps che lunedì scorso ha lanciato l’aumento di capitale da 5 miliardi. Oggi è il primo giorno in cui il titolo riesce a entrare agli scambi e, dopo diverse sospensioni per eccesso di ribasso, ha chiuso in calo del 20,08% a 1,77 euro. Mps sconta le complicare modalità dell’aumento e la mancanza di azioni in circolazione. Venduti anche i diritti che cedono il 7,68% a 18,39 euro. Il Ftse Mib cede nel complesso l’1,24% anche per colpa degli altri principali titoli bancari: Mediobanca -2,88%, Mediolanum -2,7%, Banco Popolare -2,53%. Unicredit -1,46%, Ubi -1,58%. Intesa-1,77%. In fondo al Ftse Mib anche Yoox -2,59% mentre Ferragamo è invece il secondo miglior titolo dell’indice con un rialzo dello 0,33%. Tod’s +0,15%, Moncler cede lo 0,16%. Tenaris cede il 2m4%dopo il taglio dei target della concorrente Vallourec.Mediaste cede il 2,3%. Miglior titolo Buzzi Unicem +0,52%.
Successo per l’asta di oggi di Bot a 1 anno che ha assegnato tutti i 6,5 miliardi di euro con tassi incalo al minimo storico allo 0,495%. La domanda è stata pari a 1,7 volte l’importo offerto, in rialzo da 1,64 precedente. Bene anche il Portogallo che ha fatto il pieno nella prima asta di titoli di Stato a 10 anni dopo l’uscita dal programma di aiuti internazionali registrando tassi al minimo di circa nove anni: collocati 975 milioni di euro di titoli decennali con rendimenti in calo al 3,252% dal 3,575% di aprile. La domanda è stata pari a 2,43 volte l’importo offerto.
In rosso anche le altre principali Borse europee: Francoforte chiude a -0,79% registrando il tonfo di Lufthansa (-14%) dopo il profit warning, Madrid -0,7%, Parigi -0,87%, Londra -0,5%. Avvio negativo anche per Wall Street che perde terreno con le vendite sulle Blue chip come Boeing e Bank of America. Secondo il New York Times rischia di saltare l’accordo per chiudere contenziosi legali con le autorità americane. L’euro viaggia a 1,353 sul dollaro e il petrolio Wti guadagna lo 0,3% a 104,6 dollari al barile. Negli Usa le richieste di mutui negli Stati Uniti sono salite del 10,3% a quota 387,1 punti nel corso dell’ultima settimana.
La Banca Mondiale ha tagliato le stime di crescita globali per il 2014 a causa dell’inverno freddo degli Stati Uniti e la crisi in Ucraina che hanno pesato nella prima metà dell’anno: la previsione per il 2014 èdel 2,8%, meno del 3,2% previsto in gennaio. La crescita americana e’ stata tagliata a +2,1% dal +2,8% precedentemente previsto. Per ora invariata la stima mondiale sul 2015 a 3,4%