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Mps e Fonsai sostengono Piazza Affari che chiude in leggero rialzo (+0,44%)

FIRSTonline

L’Unione Europea, leggi Germania, Olanda e Finlandia, non si fida più degli impegni greci. E così, riferiscono alla Reuters alcune fonti vicino a Bruxelles, il secondo pacchetto di aiuti alla Grecia potrebbe slittare ad aprile, dopo le elezioni. ”Si sta valutando la possibilità di rinviare il pacchetto di aiuti o di suddividerlo, in modo da evitare un default immediato”, ha detto una funzionaria Ue. ”Prenderanno in considerazioni le opzioni sul tavolo. Da parte di diversi Paesi c’è pressione per rinviare la decisione fino a quando non ci sarà un impegno concreto da parte della Grecia, che potrebbe arrivare solo dopo le elezioni”. “C’è chi in Europa sta ovviamente giocando col fuoco perché crede che non tutte le richieste saranno soddisfatte, e che vorrebbe anche vedere la Grecia fuori dall’Eurozona”, ha detto il ministro delle Finanze greco Evangelos Venizelos. Per il tabloid Bild le prime banche e le prime assicurazioni tedesche si stanno già preparando all’eventualità di un crollo dell’euro. La moneta unica chiude a 1,3070.

Le Borse rallentano ma chiudono positive tranne Londra: i timori di contagio spaventano molto meno i listini di qualche mese fa grazie alle politiche messe in campo dalla Bce. Il Ftse Mib sale dello 0,41%, il Dax dello 0,44%, il Cac dello 0,44% mentre il Ftse 100 scende dello 0,13%. A Wall Street indici contrastatai: il Dow Jones scende dello9 0,17% mentre il Nasdaq sale dello 0,95%. L’S&P ha toccato un nuovo massimo da 7 mesi in rialzo dello 0,35%.

Gli acquisti in mattinata sono stati sostenuti dalle rassicurazioni cinesi sugli acquisti di debito dell’Eurozona e non hanno accusato più di tanto i dati sul pil dell’Eurozona, in frenata ma superiore alle stime. Una spinta è poi arrivata nel pomeriggio dall’Empire State index, l’indice manifatturiero diffuso dalla Fed di New York che ha battuto le attese a 19,53 punti dai 13,48 del mese precedente contro stime di 14. Il petrolio tratta a 101,80 dollari al barile dopo il dato in calo delle scorte di greggio. Oggi a Teheran il ministero degli Esteri ha smentito la notizia che l’Iran ha avviato il blocco dell’export di greggio verso sei Paesi della Ue, fra cui l’Italia. La produzione industriale Usa è rimasta invariata a gennaio contro attese di una crescita.

Torna in tensione lo spread oltre i 387 punti base dopo che i dati Istat hanno segnalato che l’Italia è entrata in recessione tecnica archiviando nell’ultimo trimestre 2011 il secondo calo del pil su base mensile (-0,7%). Secondo i primi calcoli il rapporto debito pil viaggia al 120%. Il Governo non prevede ”misure ulteriori per il consolidamento di bilancio” dopo le previsioni negative sul Pil, ha detto il premier Mario Monti in una giornata densa di appuntamenti per il Governo e per il premier Mario Monti: dal tavolo sul lavoro con le parti sociali, al discorso al Parlamento europeo a Strasburgo per finire con la conference call preparatoria al prossimo eurogruppo.

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Categories: Finanza e Mercati