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Mps e Fiat fanno bene alla Borsa: Piazza Affari regina d’Europa (+0,6%)

Il via libera della Ue ai bond Mps e la doppia novità di Marchionne (no all’aumento di capitale Fiat e possibile Ipo per Magneti Marelli) mettono le ali alla banca senese e alla casa torinese che trascinano su Piazza Affari e ne fanno la regina d’Europa – Bene anche le banche – Lo spread Btp-Bund scende a quota 320.

Mps e Fiat fanno bene alla Borsa: Piazza Affari regina d’Europa (+0,6%)

MPS FESTEGGIA I DONI UE, LO SPREA SCENDE A QUOTA 317. RIMBALZA FIAT, GIORNATA NERA PER I TITOLI DELLE TLC

Prosegue la rivincita della cosiddetta periferia d’Europa. Milano  è la miglior Borsa europea con l’indice FtseMib che guadagna lo 0,61% a quota 16.004, segue Madrid dove l’Ibex sale dello 0,13%. In direzione opposta si muovono Londra con il Ftse 100 in calo dello 0,16%, vendite anche su Parigi -0,14%. A Francoforte +0,13% il Dax è poco sopra la parità.

Il pericolo, seppur limitato, arriva comunque dal Mediterraneo: Cipro rischia di non onorare il rimborso dei prestiti dovuti a dicembre, se non sarà trovato un accordo su un piano di salvataggio con la troika formata da Ue, Bce e Fmi. “Se nei prossimi giorni lo Stato non ottiene da 250 a 300 milioni di euro, allora cesserà di onorare i pagamenti”, ha detto Christos Patsalides, un dirigente del ministero delle Finanze, davanti a un comitato parlamentare. La minaccia, per la verità, non spaventa granché, come dimostra l’andamento del mercato del debito.

Gli spread sono ben intonati. Il differenziale Btp/Bund decennale scende di 7 punti base a quota 317 per un rendimento al 4,54%. Quello a 2 anni consolida la discesa sotto quota 200, in questo momento -8 pb a 196. Dagli Usa spira aria di disgelo sul fronte del fiscal cliff. La Borsa americana si muove in rialzo con l’indice Dow Jones che sale dello 0,66%, S&P +0,77%, Nasdaq +0,9%.

Le minori tensioni permettono di apprezzare l’allentamento monetario confermato dalla Fed la scorsa settiama. Non a caso fra le blue chip i rialzi maggiori sono delle banche: Bank  of America sale del 2,4%, Goldman  Sachs  +2,6%, Citigroup +2,3%. Le aziende di credito sono le principali beneficiarie della decisione della Fed di settimana scorsa di spingere ancora sull’allentamento monetario per incoraggiare la ripresa economica. 

Sugli scudi in Piazza Affari il titolo Monte Paschi che balza del 6,09% dopo l’OK condizionato della commissione UE ai Monti bond. Assai meno esuberante il resto del settore:  Unicredit+0,3%,Intesa +0,8%, Pop.Milano +1,39%. Pop. Emilia +3,22%. Riscossa della Fiat + 3,36% che recupera parzialmente la perdita di venerdì innescata dalle voci, smentite, di un aumento di capitale. Exor +1,28%. Tra gli altri titoli industriali  Finmeccanica sale dell’1,3%, Prysmian -0,07%,  StM guadagna lo 0,47%.

Scendono tutti i titoli delle telecomunicazioni (Stoxx -1,7%), trascinati dal ribasso dell’olandese Kpn che perde il 13% dopo avere annunciato che ha azzerato la seconda tranche di dividendo. Telecom Italia -1,13%. La società, notizia non confermata, avrebbe dato l’incarico a Morgan Stanley di occuparsi come advisor dello scorporo della rete. Di nuovo in evidenza Mediaset  in rialzo del 2,3%. Contrastati i petroliferi, Saipem -0,6%, Eni +0,39%.

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