X

Mps e Bim volano: le banche spingono su Piazza Affari

Chiusura positiva per i mercati europei che, dopo l’avvio in parte ben intonato di Wall Street, archiviano una giornata in rialzo, seppur modesto. Il Ftse Mib segna +0,46% e poco sopra la parità viaggiano quasi tutti i listini, mentre l’innalzamento del prezzo del petrolio e un’altra buona trimestrale, quella di Morgan Stanley, imprimono una lieve spinta anche a Dow Jones (+0,3%) e S&P 500 (+0,05%); Nasdaq scivola dello 0,08%. Il petrolio a novembre al Nymex segna un +1,4% a 50,99 dollari al barile in vista delle scorte settimanali Usa.

Regina del principale listino di Piazza Affari resta il Monte dei Paschi di Siena, che mette a segno un nuovo rialzo del 7,16%. Il ritorno in scena di Corrado Passera e il fatto che la banca non escluda a priori di prendere in considerazione il piano del banchiere rafforza la fiducia su Rocca Salimbeni e consente all’istituto senese di recuperare un po’ di terreno. Oggi il titolo torna sopra quota 0,20 centesimi, per una capitalizzazione superiore a 600 milioni di euro, dopo essere scivolato 15 giorni fa fino a 17 centesimi, sotto il mezzo miliardi di capitalizzazione. 

In assoluto però il miglior titolo di giornata è Banca Intermobiliare, quotata nel Ftse Italia Small Cap, che totalizza un rialzo del 26,62%, grazie a un ricambio ai vertici e alle parole del nuovo presidente Maurizio Lauri per rilanciare in breve tempo la società nel private banking. 

Fra i bancari resta esuberante la popolare dell’Emilia-Romagna (+4,77%), in attesa della trasformazione in spa da parte dell’assemblea convocata per il 26 novembre. C’è attesa per i futuri sviluppi del settore ma l’ad Alessandro Vandelli sostiene che “sul tavolo non c’è nulla in questo momento” e solo dopo la trasformazione si potrà cominciare e formulare ipotesi. Credito Valtellinese e Popolare di Sondrio “sono realtà con le quali abbiamo ottimi rapporti, quindi magari fosse possibile fare qualcosa” con loro, per ora però le priorità sono quelle societarie.

Bene Saipem +4,06%, dopo che Goldman Sachs ha confermato “buy” con target a 0,6 da 0,59 euro.

Sale dell’1,68% Poste che, secondo Il Sole 24 Ore, ha definito la struttura del consorzio con Cdp e Anima per l’offerta per Pioneer, che dovrebbe aggirarsi sui 3 miliardi di euro.

Aumentano gli acquisti su Unipol (+2,12%) e Unipolsai (+1,05%). 

Atlantia scende dello 0,18% nel giorno in cui l’ad Giovanni Castellucci, durante una presentazione alla City dice che nell’arco di “poche settimane arriveranno le offerte non vincolanti” per la vendita del 15% di Autostrade per l’Italia. Gli obiettivi economico-finanziari di Atlantia individuano per il quadriennio 2016-2020 ricavi in crescita dagli attuali 5,5 a 6,8 miliardi di euro, un incremento dell’ebitda del Gruppo di circa il 7% medio annuo, con la distribuzione di dividendi in aumento del 10% annuo,un rapporto fra indebitamento finanziario ed ebitda in diminuzione dall’attuale 3,2 a 2,4 nel 2020.

Sempione Retail, controllata al 35% da Ovs (Mid Cap) anticipa a domani l’avvio dell’Opa sulla svizzera Charles Voegele. 

Sempre in tema di notizie societarie Fiat Chrysler, secondo Reuters, starebbe richiamando alcuni modelli di Jeep Wrangler prodotti fra il 16 giugno e il 14 agosto 2016 per problemi relativi all’airbag. I veicoli interessati potrebbero essere circa 180mila. 

Per quanto riguarda il Btp Italia, ottobre 2024, cedola minima garantita 0,35%, gli ordini degli investitori hanno raggiunto solo stamattina i 2 miliardi di euro. Domani è prevista la fase di sottoscrizione destinata agli istituzionali in cui si potrebbe procedere al riparto.

Anche l‘Arabia Saudita entra nel mercato dei bond e raccoglie ben 17,5 miliardi di dollari nella sua prima emissione sui mercati globali, segnando, secondo il Financial Times, il nuovo record per un paese emergente. Il debutto di Ryad comprende tre scadenze (5, 10 e 30 anni) e dovrebbe avere un pricing con rendimenti previsti attorno a 2,63%, 3,44% e 4,64% rispettivamente. L’emissione rientra in un piano d trasformazione dell’economia saudita, dopo il collasso dei prezzi del petrolio e un crescente disavanzo nei conti pubblici.

Oggi l’oro nero risale (+1% oggi negli scambi londinesi; Intorno alle 12,40 ora italiana il derivato sul Brent tratta in rialzo di 65 cents a 52,33 dollari il barile) e proprio e il ministro dell’Energia dell’Arabia Saudita, Khalid al-Falih, a una conferenza a Londra, sostiene che l’accordo raggiunto dal cartello dei paesi esportatori per un modesto taglio della produzione accelererà un processo di bilanciamento di offerta e domanda: “Siamo alla fine di una fase di notevole flessione”, afferma. Pur senza entrare nel dettaglio dei Paesi non Opec che seguiranno l’orientamento del cartello (ufficialmente solo la Russia ha manifestato l’intenzione di congelare la produzione), Al-Falih pensa che i negoziati proseguiranno fino al meeting del 30 novembre a Vienna.

C’è molta attesa infine sui mercati sulle prossime mosse delle banche centrali. Negli Stati Uniti, questa sera viene reso noto il Beige Book, rapporto mensile elaborato dalla Federal Reserve sull’andamento dell’economia americana, base della prossima riunione dell’1 e 2 novembr, ma, anche a causa delle lezioni, sembra improbabile un innalzamento dei tassi prima del 4 dicembre. Dal fronte macroeconomico, l’avvio di nuovi cantieri è calato per il secondo mese di fila (-9% contro stime per un +3,5%) anche se i permessi, segno dell’attività futura, sono cresciuti (+6,3%). Sul fronte europeo ci si interroga sulla riunione della Bce di domani e sulle parole che pronuncerà il governatore Mario Draghi.

Related Post
Categories: Finanza e Mercati