Mps archivia una trimestrale peggiore delle attese degli analisti. La banca senese ha chiuso i prmi sei mesi dell’anno con una perdita di 353 milioni di euro contro una stima del consensus a -279 milioni. A condizionare il risultato sono ancora gli interessi sui Monti bond e le rettifiche sui crediti. Nel solo secondo trimestre la perdita del Montepaschi si è attestata a 178,9 milioni contro i 278 milioni di un anno fa ma comunque più del doppio dei 71,5 milioni che si attendevano gli analisti.
Il margine di intermediazione è sceso del 4,7% a 1.843 milioni. Le rettifiche su crediti deteriorati hanno superato il miliardo di euro portandosi a fine semestre a 1,208 miliardi, con un incremento di circa 179 milioni di euro rispetto al primo semestre dell’esercizio precedente (+17,4%). L’incremento registrato nel secondo trimestre è pari a circa 255 milioni di euro (+53,5%). A determinare l’aumento sono stati anche gli effetti dell’asset quality review. Oltre agli accantonamenti effettuati su alcune posizioni di ammontare significativo, il comunicato della banca rileva che ha pesato anche la revisione delle stime di perdita per alcune posizioni classificate a sofferenza effettuato dalla banca nel periodo, anche ai fini dell’Asset quality review della Bce.
Mps ha ottenuto l’autorizzazione per il varo della banca online Widiva dal quarto trimestre dell’anno. Il ratio patrimoniale Cet1 è al 13,5%. Nel frattempo l’esposizone verso la Bce è stata ridotta a 18 miliardi di euro ad agosto, grazie al rimborso di 10 miliardi di euro di Ltro.