Mps punta al ritorno in Borsa entro poche settimane. La Banca senese sta lavorando con la Consob alla stesura del documento di registrazione necessario per tornare a Piazza Affari, dove le azioni dell’istituto sono sospese dallo scorso dicembre, quando fallì l’estremo tentativo di salvare l’istituto con l’intervento di investitori privati.
Una volta ottenuto il via libera della Consob al documento, che a Siena si aspettano arrivi entro il 23 settembre, potranno ricominciare gli scambi sulle azioni di Montepaschi. La data di riammissione dovrebbe essere compresa fra l’ultima settimana di settembre e la prima di ottobre.
Il passo successivo sarà il ristoro degli ex detentori di obbligazioni subordinate retail, bond poi scambiati con titoli azionari di pari valore. I neo-azionisti potranno scambiare nuovamente i propri titoli con bond senior di proprietà del Tesoro.
Se tutti gli interessati aderissero all’offerta, il ministero dell’Economia incasserebbe una quantità tale di azioni Mps che le permetterebbe di salire al 70 percento della Banca, dall’attuale 52,2 percento.
In realtà, l’importante è che il Tesoro riesca a superare quota 60 percento, quota necessaria per approvare in autonomia il nuovo statuto di Montepaschi. È per questo che l’assemblea dei soci si terrà probabilmente a novembre: prima di allora lo Stato deve archiviare le questioni Borsa e ristoro.