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Mps, Consob chiede modifica bilanci: “Alexandria da trattare come derivato”

La Consob bacchetta Mps, dichiarando “non conformi” il bilancio 2014 e la prima semestrale del 2015 della Banca. In particolare, l’Autorità ha fatto riferimento all’operazione Alexandria stipulata con Nomura – e chiusa lo scorso 23 settembre –, affermando che lo strumento deve essere contabilizzato come un derivato Cds.

Montepaschi, si legge in un comunicato dell’istituto, “prende atto” dei rilievi e assicura che si uniformerà alla direttiva, ma stima che la modifica dei bilanci causerà un impatto fiscale negativo sul 2015 per 130 milioni di euro. Secondo la Banca, però, non ci dovrebbero essere effetti profilo patrimoniale, né sulla situazione reddituale prospettica.

La Consob ha superato le incertezze interpretative connesse alla rilevazione contabile dell’operazione Alexandria “solo alla luce dei nuovi elementi informativi acquisiti per il tramite della Procura di Milano nel corso del 2015 – prosegue la nota –, che hanno consentito di valutare la reale volontà negoziale delle parti”, Mps e Nomura. 

Da parte sua, Mps, ricordando che l’operazione Alexandria, come detto, “è stata chiusa nel corso del 2015”, sottolinea che “la rappresentazione contabile come derivato CDS non produce effetti sulla situazione reddituale prospettica della Banca” e rimarca “la controvertibilità di un’interpretazione quale quella sulla ‘reale volontà delle parti’ nella definizione di un negozio giuridico, connotata da ineliminabili elementi di soggettività”. D’altra parte, la Banca assicura che si atterrà “alle indicazioni dell’Autorità di Vigilanza contenute nella Delibera”.

Intorno alle ore 10 il titolo in Borsa di Mps viaggia in rialzo dell’1,74%, a 1,231 euro

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Categories: Finanza e Mercati
Tags: ConsobMps