Fondazione Mps e le 12 banche creditrici di circa 1,1 miliardi di debito garantito da pegno in azioni della banca Mps hanno raggiunto un accordo per il rimborso parziale di 664 milioni di debito e la rinegoziazione al 2017 del residuo da 350 milioni.
Lo ha detto una fonte della Fondazione spiegando che per l’ufficialità manca ancora qualche firma. “L’accordo è stato raggiunto e prevede il rimborso di 664 milioni alle 12 banche creditrici”, spiega chiarendo che quindi l’intesa riguarda sia il pool di 11 banche guidato da JP Morgan per un blocco di debito sia l’altro tavolo con Credit Suisse e Mediobanca (che è anche tra le 12) per un debito su un derivato.
“Il debito residuo è scadenzato al 2017 con la facoltà per la Fondazione di una proroga al 2018”, ha aggiunto la fonte, chiarendo anche che “lo standstill è stato spostato all’inizio di giugno, credo all’8 giugno”. Lo standstill congela l’efficacia dei contratti tra Fondazione e creditori per impedire che, in assenza di rimborso delle quote di debito dovute, scatti la possibilità per le banche di escutere il pegno e prendere la quota che Fondazione ha in Mps.
Fondazione per rimborsare il debito ha ceduto sia ai blocchi sia per un 4% alla famiglia Aleotti che controlla Menarini, poco
meno del 13% di Mps scendendo al 36,5% dal 49,1%.