Morgan Stanley rivede al rialzo l’utile per azione (Eps) di Snam e Terna: le due società italiane hanno proprio oggi beneficiato delle nuove decisioni dell’Authority per l’Energia, che ha stabilito tariffe favorevoli per il trasporto del gas e per quello dell’elettricità, tanto che i due titoli in mattinata sono subito volati sui massimi storici a Piazza Affari (+3,65% Snam, a 4,936 euro; +2,4% Terna a 4,782 euro a metà pomeriggio).
Secondo gli analisti della banca statunitense, alla luce della mossa dell’Autorità il consensus sull’Eps per il biennio 2016-2017 deve essere rivisto in rialzo del 5% in media per entrambe le aziende, al top della forchetta fissata tra il +3,4 e il +5,1%. Per quanto riguarda la RAB (l’indice di reddività dei business regolati dall’authority), Morgan Stanley prevede nel 2016 una crescita del 15% per Snam e del 22% per Terna.
Per quanto riguarda Snam, la società che gestisce la rete energetica, Morgan Stanley prevede nello specifico rendimenti in crescita dell’Eps 5,4% per il trasporto, del 6,5% per l’attività di stoccaggio e del 6,1% per la distribuzione, rispetto a quanto calcolato dopo la pubblicazione del documento di consultazione dell’Authority un mese fa. Il potenziale – sottolinea la banca americana – è ancora più alto e si avvicina al +19%, mentre dal 2018 – dato per scontato che i ricavi rimangano invariati – l’aumento sarà di un ulteriore +12% rispetto a quanto precedentemente previsto.