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Morgan Stanley: utile netto 2015 balza del 77%

Nel quarto trimestre Morgan Stanley ha virato in attivo, nonostante il rallentamento delle attività di trading sul mercato del debito. Nei tre mesi a dicembre, la banca ha riportato profitti per 908 milioni di dollari, 39 centesimi per azione, contro il rosso da 1,63 miliardi, -91 centesimi per azione, dello stesso periodo dell’anno scorso, determinate da oneri straordinari e spese legali. 

L’utile applicabile agli azionisti ordinari si è attestato a 753 milioni, contro le perdite per 1,794 miliardi dello stesso periodo del 2014. Escludendo le voci straordinarie, l’utile è stato pari a 43 centesimi per azione, meglio dei 33 centesimi attesi dagli analisti.

Il fatturato è calato da 7,764 a 7,738 miliardi di dollari.Escludendo aggiustamenti contabili, il giro d’affari si è attestato a 7,86 miliardi di dollari, più dei 7,59 miliardi attesi dagli analisti.

Nell’intero 2015 Morgan Stanley ha riportato profitti netti per 6,1 miliardi di dollari, 2,90 dollari per azione, contro i 3,5 miliardi, 1,60 dollari per azione, del 2014. Il fatturato si è attestato a 35,2 miliardi, contro i 34,3 miliardi del 2014.

In risposta alle difficoltà della divisione di trading in debito, valute e materie prime la società ha deciso di tagliare 1.200 posti di lavoro. I licenziamenti erano già stati annunciati in precedenza.

Le attività di Morgan Stanley di trading nel reddito fisso hanno generato un fatturato in calo a 550 milioni di dollari, contro i 599 milioni del quarto trimestre 2014, mentre il giro d’affari legato ai titoli è salito da 1,6 a 1,8 miliardi di dollari.

Le attività di investment banking hanno visto scendere il fatturato a 1,31 miliardi, dagli 1,46 miliardi dello stesso periodo del 2014. Le commissioni incassate per le attività di consulenza su operazioni di mercato sono salite a 516 milioni, dai 488 milioni precedenti, mentre quelle per la sottoscrizione di debito sono calate da 462 a 346 milioni di dollari.

In calo anche il fatturato generato dalla divisione di gestione patrimoniale è sceso di misura a 3,75 miliardi. Le spese per benefit e compensi si sono attestate a 16 miliardi, in calo del 10% dai 17,8 miliardi del quarto trimestre 2014.

Il ritorno sul capitale, misura della redditività di una banca, è stato pari all’8,5%, in rialzo dal 4,9% dell’anno precedente. La società si è impegnata a portare il dato al di sopra del 10%.

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Categories: Finanza e Mercati