L’uccellino continua a perdere quota. Il 2014 di Twitter inizia come il 2013 era finito: male. L’ultima bocciatura nei confronti del popolare social network arriva da Morgan Stanley, che ha tagliato il proprio giudizio sulla società da equal a underweight.
Non si è trattato però di un downgrade come tanti. Gli analisti della Banca d’affari americana hanno usato la mano pesante, arrivando a sostenere che nel prossimo futuro le azioni di Twitter saranno destinate a dimezzare il proprio valore, crollando dagli attuali 64 a 33 dollari. Si tratterebbe comunque di un prezzo superiore a quello del collocamento, avvenuto lo scorso 7 novembre a 26 dollari.
Morgan Stanley ritiene che “il successo di Twitter” sia “lontano dall’essere garantito”, dal momento che Facebook “continua ad avere un vantaggio significativo, considerato che entrambe le società competono sul fronte delle inserzioni pubblicitarie”. Google e la sua YouTube, inoltre, “restano una forza dominante in tutti gli altri formati pubblicitari digitali”, argomentano gli analisti.
Morale della favola: come si trattasse di vasi comunicanti, al declassamento di Twitter corrisponde l’upgrade di Facebook e Google, su cui Morgan Stanley ha alzato il prezzo obiettivo rispettivamente da 53 a 62 e da 1.075 a 1.172 dollari.