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Morellato acquista la tedesca Christ e punta a raddoppiare il fatturato

Imagoeconomica

Morellato, il gruppo padovano di Massimo Carraro fondato a Venezia nel 1930, ha acquisito la catena tedesca Christ Group, provider omnichannel, leader di mercato in Germania dal fondo 3ì. “Con la sua radicata presenza in Germania e Austria e il suo modello e-commerce d’avanguardia, Christ Group è l’acquisizione ideale per noi” ha detto il presidente Massimo Carraro.

Morellato, che produce gioielli e orologi, ha un fatturato stimato per il 2022 di 370 milioni e oltre 2.500 dipendenti e gestisce 11 marchi di proprietà e in licenza. Con le insegne retail Bluespirit, D’Amante, Cleor e Noélie, fanno capo al gruppo padovano 420 gioiellerie tra Italia e Francia.

Il gruppo di aziende del gruppo Christ (con i marchi retail Valmano e Brinckmann & Lange) con logistica propria, gestisce più di 200 negozi, importanti siti e-commerce, e ha registrato nel 2022 un fatturato stimato di 410 milioni e impiega attualmente oltre 2.000 persone.

Morellato con l’acquisizione porterà il gruppo verso gli 800 milioni

Christ è stata acquisita dal fondo di private equity americano 3i con un investimento per Morellato che si aggira attorno ai 250 milioni di euro. Con questa operazione “arriviamo a un aggregato vicino agli 800 milioni di euro”, oltre ad avere 620 negozi tra Italia, Francia, Germania e Austria e una presenza digitale unica in Europa. In termini di fatturato Christ vale più di Morellato, ma la prima ha una redditività (ebitda) che parte dal 7%, mentre nel caso della seconda parte dal 19%. “Questo giustifica il fatto che è Morellato a comprare e non viceversa” dice una nota. “La nostra prima sfida è l’integrazione di Christ nella nostra struttura produttiva e portarla, di conseguenza, a una redditività adeguata agli standard di mercato. Abbiamo sempre acquisito le aziende da fondi di private equity portando, come espressione di un gruppo familiare, una visione di lungo termine. Non compriamo per rivendere dopo qualche anno ma per costruire un leader europeo”.

Vendita e produzione verranno ampliati

Nei prossimi anni per il gruppo italiano ci sarà un cambio di rotta. Sia il canale di vendita diretta e online, sia la struttura produttiva e la distribuzione, saranno ulteriormente ampliati, “rafforzando la posizione di leadership dell’azienda in altri Paesi del Vecchio Continente” dice una nota del gruppo di Carraro che aggiunge: “Vogliamo valorizzare e sviluppare le meravigliose realtà retail di Christ e Brinckmann & Lange, mantenendo ben distinti mission e posizionamento delle due insegne multibrand”.

L‘e-commerce di Christ e Valmano sono punti di riferimento in Europa e valgono già il 30% del loro fatturato, che continueremo a implementare anche per accelerare la nostra crescita nei principali mercati”. L’imprenditore padovano poi sottolinea che ora c’è da “integrare e sviluppare la nuova realtà, ma noi siamo e restiamo produttori di gioielli e orologi in proprietà e licenza, un cuore manifatturiero che vogliamo valorizzare ancora di più”.

La trattativa è iniziata circa 10 mesi fa ed è stata portata avanti con riservatezza, dice ancora Carraro. “Abbiamo dei marchi meravigliosi ma il controllo della filiera distributiva a volte impedisce di valorizzarli all’estero. Con Christ, leader di mercato in Germania, con una bella realtà online, andiamo a valorizzare la nostra manifattura: da una parte creiamo un leader europeo che parla italiano”.

Nell’ambito dell’operazione, Morellato è stato assistito da Credit Suisse come consulente finanziario, da Massimo Della Ragione e Corporate Hangar come consulente strategico, dallo studio Orsingher Ortu e da Hengeler Muller come consulenti legali su aspetti di M&A e due diligence, da Ey sugli aspetti di due diligence e structuring fiscale e da Deloitte sugli aspetti contabili.

Il finanziamento per l’acquisizione è stato strutturato da un pool di istituti finanziari guidato da BNP Paribas, Cassa Depositi e Prestiti (Cdp), Intesa Sanpaolo (Divisione Iimi Cib) e UniCredit.

Il closing dell’operazione è prevista per il 31 gennaio.

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Categories: Economia e Imprese