In controtendenza rispetto alla previsione di stabilità espressa nel suo ultimo Industry Outlook pubblicato lo scorso settembre, Moody’s ha rivisto al ribasso le stime sugli acquisti di automobili in Europa nel corso del 2012. La nuova previsione parla di un calo del 6,2%, a 13,4 milioni di unita.
I paesi più colpiti da questo calo dovrebbero essere Francia (-10%), Italia (-7%) e Regno Unito (-7%), nei quali le case costruttrici si troveranno schiacciate nella difficile congiuntura tra le misure di austerity avviate dai rispettivi governi e la diminuzione degli acquisti da parte dei consumatori, dovuta alla crisi.
Rimangono invece tutto sommato stabili rispetto al precedente report le previsioni sul mercato automobilistico globale, con la stima sul volume di vendite ridotta di 0,9 milioni, a 78,8 milioni per il 2012, con una crescita della domanda globale del 4,4% (sarà del 4,5% nel 2013).
Le spinte maggiori alla domanda, che compensano ampiamente il calo europeo, vengono dalla Cina e dagli Stati Uniti. Aumento vertiginoso, invece, della previsione relativa alla domanda di veicoli leggeri in Giappone nel 2012, schizzata dal 7,3% stimato a settembre 2011 al 19,7% di oggi, dato spiegabile con l’impatto delle catastrofi naturali nel corso del 2011 e con l’introduzione di incentivi statali per le nuove automobili a basso consumo. La domanda dovrebbe così salire a 4,9 milioni di unita’ nel 2012.
Le prospettive generali del settore per Moody’s appaiono stabili, con il tasso rallentato di crescita che verrà “ripagato” dal calo dei costi di produzione.