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Moody’s: Italia rischia crescita zero anche nel 2015, Pil Eurozona -17% con la crisi

“La ripresa dell’economia dell’eurozona ha conosciuto una drastica battuta di arresto alla metà del 2014 e non ci aspettiamo un significativo rimbalzo nella crescita del pil nel breve termine in quanto la debolezza evidenziata dai dati macro rivela problemi di lunga data”. Così gli economisti di Moody’s in un rapporto pubblicato oggi sulle prospettive per l’economia globale, in cui si prevede un più basso tasso di crescita del previsto e più a lungo di quanto anticipato in passato.

Riguardo in particolare all’eurozona, l’agenzia di rating statunitense prevede che il Pil cresca solo dello 0,9% nel 2015 e dell’1,3% nel 2016, dopo aver messo a segno per il 2014 un +0,7%, inferiori alle proiezioni iniziali. “Per il 2019 – si legge nel rapporto – ci aspettiamo che l’economia europea sia più piccola del 17% (o 1700 miliardi di euro) di quanto non sarebbe stata se fossero stati mantenuti i trend di crescita pre-crisi”.

Moody’s è intervenuta anche sull’Italia, che secondo le ultime analisi rischia la crescita zero anche nel 2015. L’agenzia ha evidenziato, nel suo Global Macro Outlook, che stima una crescita per il nostro paese tra -0,5% e +0,5% per l’anno prossimo. Nel suo Outlook dello scorso anno Moody’s aveva previsto una crescita tra -0,3% e +0,5%.

“Le riforme economiche realizzate nei paesi periferici – si legge nel rapporto – e più di recente in Italia e Francia avranno un impatto positivo ma graduale. Nel breve termine – si legge infine – ci aspettiamo ulteriori aumenti della disoccupazione nei paesi più deboli dell’Eurozona, come Francia e Italia, che indeboliranno i consumi e prolungheranno la crescita molto bassa”.

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