“Non ci avevo pensato”. Risponde con ironia il premier Mario Monti a chi gli chiede se l’impennata di oggi dello spread sia legata alle dichiarazioni di Silvio Berlusconi, che sabato ha ipotizzato di togliere la fiducia al Governo. Il Presidente del Consiglio, in visita a Madrid per incontrare il leader spagnolo Mariano Rajoy, sottolinea di “non poter chiamare minaccia qualcosa che a noi non toglierebbe niente, se non un’attività di governo che non è stata da noi ricercata“.
Il Professore chiarisce quindi di non voler speculare sulle possibili conseguenze di una crisi di governo: “Credo che la cosa migliore sia continuare a fare il nostro lavoro con orizzonte 2013, com’è stato sempre nei nostri intendimenti e come il Presidente della Repubblica e il Parlamento ci hanno chiesto”.
Insomma, agli strali in arrivo da Arcore, Monti replica con l’understatement. “Siamo persuasi che l’attuale spread dell’Italia nei confronti dei titoli decennali tedeschi sia ingiustificato – ribadisce ancora in conferenza stampa -. Era di 330 punti, oggi per qualche ragione che mi sfugge è a 350, comunque molto meno di un anno fa quando era a 575. Credo sarebbe ragionevole avere uno spread molto più basso”.
Tuttavia, il Premier ribadisce ancora una volta che l’Italia non intende chiedere l’intervento del meccanismo anti-spread: “E’ importante che sia attivabile, operativo e non solo teorico. Ma per quanto riguarda la posizione dell’Italia, non riteniamo che sia nelle condizioni di dover attivare questo strumento”.