“Negli ultimi dieci anni l’Italia è diventato un contribuente netto e ha pagato via via più di quanto fosse giustificato dal suo livello di prosperità relativa, al punto di essere nel 2011 il primo contribuente netto al bilancio dell’Unione europea. Questo non è giustificato”. E’ una lamentela chiara quella arrivata oggi dal premier Mario Monti, che ha pronunciato queste parole nel corso di un incontro a Berlino con la cancelliera tedesca Angela Merkel. Un vertice bilaterale organizzato in vista della riunione della prossima settimana a Bruxelles, dove il Consiglio europeo sarà chiamato a discutere il bilancio comunitario 2014-2020. Un’altra riunione preparatoria è in agenda per domenica, quando Monti incontrerà all’Eliseo il presidente francese François Hollande.
“Germania, Francia e Italia sono i principali contribuenti netti al bilancio dell’Unione”, ha proseguito il Professore, sottolineando che “per noi è importante che il contributo italiano sia proporzionato ed equo rispetto a quello degli altri contribuenti netti“.
Secondo il Presidente del Consiglio, occorre in particolare “una riforma del sistema di rimborsi e sconti che attualmente beneficia alcuni Paese ed è finanziato da altri. Il sistema deve diventare più trasparente ed equo. Sono problemi complessi che, coinvolgono importanti interessi sia dell’Unione europea sia nazionali”.
Monti si è detto quindi “fiducioso che ancora una volta sia possibile in una franca discussione nel Consiglio per trovare punti di equilibrio che consentano alla costruzione europea di continuare ad affermarsi e alle diverse posizioni nazionali di trovare un giusto riconoscimento”.
In ogni caso, “per l’Italia è essenziale che il prossimo bilancio europeo sia adeguato alle condizioni dell’Unione – ha concluso il premier – e promuova crescita e solidarietà”.