“Meglio” gli eurobond dell’acquisto di titoli pubblici da parte della Bce. Parola di Mario Monti, presidente dell’Università Bocconi, che sottolinea come i maggiori tifosi dei bond sul debito dell’intera eurozona dovrebbe essere proprio la Germania, miglior economia dell’intera Eurozona e quindi più restia ad accettare la possibile novità. E’ invece “pericolosissimo” che a sostenere i nuovi strumenti “siano soprattutto italiani e greci. Io personalmente – ha rivelato il presidente – ho pregato il ministro greco in modo molto infervorato di non dire più una parola in favore degli eurobond”.
Monti immagina di rivolgersi ai tedeschi per porre loro una domanda precisa: “Il giorno in cui la Bce dovrà andare dai Paesi a chiedere capitali sarà un bel momento per la Germania?”. La risposta è “no, quindi meglio gli eurobond“. Quanto all’Italia, sono “ormai essenziali le istanze della crescita, perché altrimenti anche le prospettive di finanza pubblica restano fragili. Posso assicurare che a me non piace creare allarme, ma quando in passato l’ho fatto non mi sono pentito”.
Condizioni delicate, che secondo l’economista l’Italia non sta affrontando al meglio. “Non dico che accadrà – ha proseguito – ma sarebbe negativo se l’Italia impegnata in tutt’altri problemi, con un Presidente del consiglio e un ministro dell’Economia che non so se si parlano ma non sembrano lavorare all’unisono, si trovasse all’origine di quei problemi”.
Monti ha concluso sottolineando che “il problema greco si considera ormai sotto controllo o in parziale o in totale default. Ma c’è una grave preoccupazione: se toccasse paesi più grandi, come la Spagna e l’Italia, le munizioni non sarebbero sufficienti”.