Forse un decreto ad hoc, forse dei semplici sconti sui biglietti aerei per tornare in patria. Ancora non è chiaro in che modo il Governo intenda risolvere il problema, ma il premier Mario Monti ha chiesto ai ministri degli Interni e degli Esteri di “fare tutto quanto è possibile per consentire il voto agli italiani che si trovano temporaneamente all’estero per attività quali il programma Erasmus“. L’appello è contenuto in una nota diffusa ieri da palazzo Chigi, in cui si specifica che “sul tema i due ministri riferiranno al Consiglio dei Ministri convocato per martedì 22”.
Due giorni fa proprio la numero uno del Viminale, Anna Maria Cancellieri, non aveva lasciato molte speranze agli universitari all’estero: “Non potranno votare – aveva detto – perché tecnicamente è impossibile, in quanto bisogna essere iscritti nelle liste elettorali dell’Aire (Anagrafe Italiani residenti all’estero, ndr) e non è previsto per chi è fuori da meno di un anno. Ci vorrebbe una legge ad hoc, che non è stata fatta”. Parliamo di 25 mila persone di cui, fino ad oggi, il Parlamento e il Governo si sono semplicemente dimenticati.
Se non si dovesse arrivare a una soluzione per via legislativa, l’ipotesi più probabile è che ai ragazzi sia garantito uno sconto di almeno il 70% sui biglietti aerei per tornare temporaneamente in Italia e partecipare al voto.
