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Monti: alle elezioni l’Italia saprà scegliere un nuovo premier

“Mi rifiuto di pensare che un grande Paese democratico come l’Italia non sia in grado, attraverso libere elezioni, di scegliere una maggioranza di governo efficace e, indirettamente, un leader adeguato a guidarla”. Queste le parole del premier Mario Monti  in una intervista al direttore di ‘Tempi’, Luigi Amicone. Il Professore ha quindi escluso ancora una volta la possibilità di restare alla guida del Governo anche dopo le elezioni politiche del 2013, non giudicando verosimile l’ipotesi che la nuova maggioranza uscita dalle urne gli chieda di continuare a ricoprire la carica di primo ministro.

GIUSTIZIA: NOVITA’ IN ARRIVO

Tornando all’azione del suo Esecutivo, Monti ha annunciato che sul fronte della giustizia ci saranno “numerose novità legislative”, volte “a dare risposta non solo all’emergenza carceraria, ma anche a quella lentezza dei processi che, come calcolato dalla Banca d’Italia, incide negativamente sulla crescita del nostro Paese per un punto percentuale di Pil”.

Quali le misure in arrivo? “Penso, ad esempio, al filtro in appello per le cause civili – ha detto ancora il Premier -, all’istituzione di un tribunale per le imprese, alla riforma del risarcimento danni da eccessiva durata dei processi oppure alla revisione della geografia giudiziaria”.

Il Governo interverrà anche in materia di intercettazioni. Il Presidente del Consiglio ha definito “grave” la vicenda che ha coinvolto il Presidente della Repubblica nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta trattativa tra Stato e mafia. Un episodio che ha reso “evidente a tutti come nel fenomeno delle intercettazioni telefoniche si siano verificati e si verificano abusi. E’ quindi compito del governo prendere iniziative a riguardo”. 

Strada sbarrata invece a una possibile amnistia: si tratta di “una misura per la quale sono necessari due terzi dei voti del Parlamento, che non mi pare al momento ci siano”.

SCUOLA: SOSTERREMO GLI ISTITUTI PRIVATI

Quanto alla scuola, Monti ha assicurato che il Governo sosterrà gli istituti privati. “Posso assicurare che il Governo non farà mancare il necessario sostegno economico al settore – ha sottolineato il Professore -, cui riconosciamo un’essenziale funzione complementare rispetto a quella esercitata dalle scuole pubbliche. A ciò si provvederà compatibilmente con i limiti tracciati con i recenti interventi di revisione della spesa pubblica, con la legge di stabilità del prossimo autunno”.

Il Premier ha spiegato che l’Esecutivo “per sua composizione, per suo programma, per suo orientamento, riconosce importanza e grandi spazi alla sussidiarietà, alla convivenza nel profondo reciproco rispetto tra pubblico e privato, tra stato e chiesa, tra le religioni. Io che ho studiato in una scuola cattolica conosco ovviamente il grande ruolo, accanto all’istruzione pubblica, dell’istruzione paritaria e al contributo sociale che le scuole non statali offrono, sopperendo alle difficoltà di molte realtà del paese”. 

EVASIONE FISCALE: L’ITALIA E’ IN STATO DI GUERRA

Monti ha lanciato quindi un nuovo allarme sull’evasione fiscale, che “produce un grosso danno nella percezione del Paese all’estero. L’Italia si trova in difficoltà soprattutto a causa di questo fenomeno e da questo punto di vista è in uno stato di guerra”. 

In riferimento al Nord Europa, il Premier spiega che “la notorietà pubblica del nostro alto tasso di evasione contribuisce molto a indisporre nei confronti dell’Italia quei Paesi verso i quali di tanto in tanto potremmo aver bisogno di assistenza finanziaria”.

“Io stesso, fino a poche settimane fa, quando sono stato anche ministro dell’Economia e delle Finanze – ha aggiunto – e quindi responsabile dell’Agenzia dell’entrate e responsabile politico della Guardia di Finanza, ho sempre incoraggiato fortemente le persone che vi lavorano a fare una dura lotta all’evasione, che può comportare la necessità di momenti di visibilità che possono essere antipatici. Ma che hanno un forte effetto preventivo nei confronti degli altri cittadini”.

EUROBOND: SONO UNA PROPOSTA INTELLIGENTE

Allargando la prospettiva all’ambito europeo, Monti ha ribadito infine come gli eurobond “siano una proposta articolata e intelligente che contiene anche elementi che da tempo il governo italiano ha portato al tavolo europeo. Abbiamo visto tutti che alcuni Paesi (certamente la Germania, ma anche alcuni Paesi nordici) non sono disposti in questo momento a dare il loro consenso agli eurobond. Ciò significa che probabilmente arriveranno, ma un po’ più avanti”.

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Categories: Politica