Mario Monti all’attacco. Il premier italiano lancia da Bruxelles una frecciata neanche troppo velata ai governi di Paesi come Francia, Portogallo, Spagna e pure Olanda, sostenendo che “la credibilità della condotta di un Paese può essere minata se altri chiedono – e ottengono – delle proroghe per raggiungere i loro obiettivi di riduzione del deficit”.
“Noi – ha detto il premier – non abbiamo ceduto alla recente tendenza di chiedere la proroga di un anno per il raggiungimento di alcuni obiettivi, come la riduzione del debito pubblico: non ho chiesto il rinvio al 2014, nonostante le condizioni dell’Italia fossero davvero molto, molto difficili”. Monti ha anche chiarito di “non voler polemizzare con nessuno, né nell’Unione Ue né presso i singoli Stati membri”. Ma il messaggio è chiaro e forte.